Il monte Massico, versante nord (che guarda cioè il Lazio). Qui le vigne e gli oliveti di Masseria Felicia s’intrecciano continuamente, filari commisti di aglianico e piedirosso contornati da alberi di varietà leccino, sessana, itrana. Uno scenario mozzafiato.
Operai al lavoro in vigna. Piove, a tratti a dirotto, la temperatura è particolarmente bassa ma il lavoro in vigna non ammette pause. Intenti a legare i tralci lasciati sui ceppi dopo la prima potatura, pare che l’acqua scivoli loro addosso indifferentemente, pare. Traspare invece grande dedizione al lavoro.
L’ettaro e mezzo di vigna intorno alla casa della famiglia Brini. Il primo vigneto piantato da papà Sandro nei primi anni novanta. Aglianico e Piedirosso che si rincorrono nello stesso filare; E’ curioso notare le due differenti legature dei tralci, con l’aglianico tenuto linearmente stretto al filare ed il piedirosso legato più alto: la vigorosità, soprattutto nella fase vegetativa di quest’ultimo ha bisogno di maggiore spazio.
Il piccolo cellaio proprio sotto casa Brini riportato alla luce durante i lavori di restauro della casa colonica. Oggi qui vengono conservate le poche bottiglie di falerno del massico Etichetta Bronzo che si riescono a mettere via, a memoria storica di un viaggio di valorizzazione territoriale iniziato alcuni anni orsono, quasi per gioco, e divenuto nel tempo unico scopo di vita.
Tag: campania, falerno del massico, masseria felicia, pioggia, san terenzano, vigna, viticoltura
5 novembre 2010 alle 14:27 |
[…] il Falerno del Massico, tra i più antichi al mondo e di un’areale in grande fermento. Con Maria Felicia Brini, Antonio Papa, Tony Rossetti, Giovanni Migliozzi e non utlima, Cantina Zannini, […]
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9 novembre 2010 alle 14:30 |
[…] dinamico abbiamo scelto tempo fa alcuni indirizzi, occupandocene già lo scorso febbraio (vai qui) , ma continuando il nostro cammino abbiamo fatto visita ad altri non di meno validi di cui vi […]
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12 novembre 2010 alle 11:39 |
[…] il Falerno del Massico, tra i più antichi al mondo e di un’areale in grande fermento. Con Maria Felicia Brini, Antonio Papa, Tony Rossetti, Giovanni Migliozzi e non utlimo, Dario Zannini della omonima neonata […]
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9 dicembre 2011 alle 15:42 |
[…] spesso si abusa ma che in questo caso risulta più che mai azzeccato per questo splendido rosso di Masseria Felicia. C’è poi un tema ancora più profondo, dal titolo “territorio” – o “terroir”, per […]
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8 febbraio 2013 alle 14:17 |
[…] Masseria Felicia¤ e dei suoi vini ne ho scritto tanto e a lungo, dell’Etichetta Bronzo¤ manco a dirlo; eppure ogni […]
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9 Maggio 2013 alle 09:32 |
[…] questo un caso. Etichetta color Bronzo, Etichetta color Senape. Falerno del Massico Masseria Felicia¤ barrique e quello che non “c’entrava” corre in acciaio. L’esame, quello con la gente, […]
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