Un anno di blog, di esperienze, di degustazioni, di confronti. Tradurre la passione in appena una decina di riferimenti è chiaro che risulta assolutamente impossibile, ma al di là della leggerezza con la quale ci siamo prefissati di dare vita all’ennesimo “premio al vino italiano”, crediamo sia davvero stimolante – d i v e r t e n t e – provare a tirare le somme di un anno di
lavoro passione. Anche perchè, in fin dei conti, a parte il tempo speso, pare che questa classifica non sia costata proprio niente. 😉 Evviva il vino!
…and the winner is
Il nostro ringraziamento per il Miglior vino bianco va al Trebbiano d’Abruzzo 2003 Edoardo Valentini Ci sono tantissimi vini bianchi italiani che durante tutto quest’anno ci hanno lasciato una traccia profonda nell’immaginario, ma pochissimi come questo trebbiano, sono stati capaci di spazzare via, ad ogni assaggio, ogni minimo dubbio sulla sua propensione ad attraversare il tempo in maniera disinvolta e performante. Un grande bianco che non ha confini, patrimonio assoluto della vitienologia italiana!
Il nostro ringraziamento per il Miglior vino rosato va al Campania igt rosato Monte di Grazia 2009 Monte di Grazia. Camminare le vigne di Tramonti è come attraversare uno Stargate; Non so quanti posti al mondo si possono permettere tali scenari vitivinicoli, ma di certo, sono davvero pochi i vini rosati capaci di essere tanto evocativi quanto perfettamente calati nel ruolo: unicità espressiva a dir poco invidiabile, un piccolo vignaiolo, innamorato perso della sua terra, che incontra una giovane ma sapiente mano in cantina. Questo, è il piccolo capolavoro di quest’anno di Alfonso Arpino e Gerardo Vernazzaro!
Il nostro ringraziamento per il Miglior vino rosso va al Vallagarina igt Marzemino 2007 Eugenio Rosi. Non stupitevi di questa “uscita” decisamente controcorrente al cospetto di cotanti pretendenti. Avremmo potuto mettere qui un nome molto più altisonante, ce ne sono passati tanti tra le mani, ma sarà la suggestione di averlo scoperto e bevuto nel luogo di origine, l’abbinamento perfettamente riuscito ai piatti assaggiati all’Osteria Le due Spade di Trento, eppure questo vino, decisamente fuori dai soliti percorsi enoici, pare ancora oggi, al sol pensiero, aleggiare sotto il naso. Leggetene, cercatelo e godetene il grandissimo frutto!
Il nostro ringraziamento per il Miglior vino dolce va al Roccamonfina igt bianco Eleusi 2006 Villa Matilde. Perchè a tutt’oggi è l’unico vino bianco dolce prodotto in Campania capace di confrontarsi apertamente con i ben più illustri vini dolci italiani senza subirne ne blasone ne opulenza. E non è un merito secondario, seppur sia quasi controproducente impegnarsi nella produzione di tali vini, la costanza qualitativa con la quale questo vino, prodotto da uve falanghina, rispetti sempre le attese, conservando tra l’altro un prezzo decisamente sostenibile.
Il nostro ringraziamento per il Miglior vino spumante va al Trento Riserva del Fondatore Giulio Ferrari 2000 F.lli Lunelli. Perchè si possono spendere mille parole per comunicare e qualificare la tradizione spumantistica italiana, ma è indubbio che certi livelli di eccellenza sono appannaggio ancora di pochissime etichette in Italia, e questo vino ne racchiude in se una buona dose, in alcuni millesimi davvero irripetibile.
Il nostro ringraziamento per il Miglior vino straniero va al Pomerol 2005 Chateau La Conseillante. L’assaggio più controverso dell’anno di uno dei tagli bordolesi certamente più affascinanti bevuti questa stagione. Un rosso dalle spalle larghe, per palati nobili e sensibilità organolettica smisurata, capace di allontanare e di conquistare allo stesso momento. Giovane, bello da vedere e succoso e profondo nel frutto, roba da matti insomma!
Il nostro ringraziamento per L’azienda/Produttore dell’anno va a Cantine Lonardo – Taurasi, Campania. Come forse nessun altra azienda in Irpinia, negli ultimi dieci anni, dopo essere venuta fuori con eccellenti rossi da uve aglianico di Taurasi, ha saputo leggere il momento ma soprattutto rimanere fedele ad un ideale ben preciso che si coltiva sin dalla sua fondazione, la ricerca e la specializzazione. Così, ai già apprezzati Taurasi, nella prospettiva di sondare anche il mercato bianchista, si è preferito continuare a sviluppare un serio programma di ricerca e selezione clonale su vitigni misconosciuti – il Grecomusc’ per esempio – piuttosto che seguire l’ovvietà di andarsi a cercare un buon appezzamento di Greco di Tufo o Fiano di Avellino nel variegato circondario locale per accorciare i tempi (e i costi). Complimenti a Enza e Sandro Lonardo, Giancarlo Moschetti ed il suo entourage di ricercatori e all’enologo Maurizio De Simone che li segue da sempre.
Il nostro ringraziamento per L’enologo dell’anno va a Sebastiano Fortunato. Diviene sempre più difficile fidarsi degli enologi, è inutile nascondercelo. Omologazione e vini cosiddetti tecnologici sembrano essere sempre dietro l’angolo, i nuovi mali da scongiurare, e la cultura moderna di fare vino tende addirittura ad un tale stravolgimento degli equilibri vigna-uva-uomo che non mancano esempi di chi, dell’enologo, preferisce farne ampiamente a meno. Eppure non riesco ad immaginare capolavori senza manici autorevoli, quando per autorevolezza non significa per forza fare uso di ricette perfette o stregonerie varie bensì la capacità di leggere il terroir e tradurlo in vino nella maniera più fedele ed autentica possibile. Ecco perchè ci piace da tempo e ci sono piaciuti parecchio, durante tutto quest’anno, l’operato di Fortunato, enologo giovane, uno dei tanti che in Campania stanno mettendo a soqquadro l’atavico provincialismo dell’enologia regionale seminando conoscenza ed esperienza al fine di creare una vera e propria rinascita di quella scuola regionale che non ha certo mancanze di illustri rappresentanze, si pensi ad esempio a Luigi Moio o ancor prima di lui, a personaggi del calibro di Gennaro Martusciello, a detta di molti, ancora oggi un riferimento assoluto nella professione!
Il Premio Speciale L’Arcante wine awards per la persona del vino dell’anno non poteva avere altro esordio che alla memoria di Angelo Martusciello, persona senza la quale probabilmente i Campi Flegrei, la mia terra – e ci metto pure una discreta parte della viticultura tradizionale campana – non avrebbero avuto alcuna cronaca su un mercato del vino, sin dagli ultimi anni settanta, assolutamente appannaggio dei grandi marchi del nord Italia. Avrei voluto conoscerlo don Angelo, sarebbe stato curioso, per esempio, domandargli a riguardo di tutto questo gran trambusto che si fa oggi del vino, e perchè no, mi sarebbe piaciuto stare li dietro di lui mentre il figlio Francesco predica razionalità ai suoi contadini, giusto per vedere l’effetto che fa. E chissà, ammirare magari i suoi occhi dinanzi a Foglie di Amaltea. Francamente, si fa un gran parlare negli ultimi tempi di persone che nemmeno affacciatesi nel mondo del vino sembrano meritarsi elogi ed inchini quando non addirittura applausi, come fossero nuovi profeti; Pare dimenticarsi – con somma distrazione soprattutto di chi dovrebbe avere una memoria più lunga della nostra – da dove veniamo, delle nostre origini, la storia di molti che oggi risultano, d’un tratto, da sempre votati alla terra, all’agricoltura, quando in verità sotto sotto le hanno provate (quasi) tutte pur di scansarla. Ma tantè, avete idea di cosa sarebbe stata Bordeaux senza i Negociants?
Tag: angelo martusciello, chateau la conseillante, contrade di taurasi, eleusi, enologo, eugenio rosi, f.lli lunelli, giulio ferrari, grecomusc', grotta del sole, l'arcante wine awards, marzemino, monte di grazia, poiema, pomerol, sebastiano fortunato, taurasi, toscana, trebbiano d'abruzzo valentini, villa matilde
16 dicembre 2010 alle 14:30 |
Caro Angelo. l’occasione del miglior rosato mi evoca una seduta a base di Monte di Grazia ancora da compiere con il Landolfo! Cmq penso che i titoli siano andati ai vini giusti!! Bel lavoro!
"Mi piace""Mi piace"
16 dicembre 2010 alle 15:24 |
Ale, allora ci dobbiamo dare una mossa 🙂
"Mi piace""Mi piace"
16 dicembre 2010 alle 16:22 |
dovrei avere ancora qualche bottiglia in cantina……..:-)
bella la dedidica a don Angelo e bellissima la chiusura .
Angelo e’ vero che adesso incoronerai i vincitori e darai per ognuno 1000 euro come premio ?
"Mi piace""Mi piace"
16 dicembre 2010 alle 16:28 |
Bene, allora c’è da organizzarsi.
Per il resto, si era detto niente soldi, come da regolamento 😉
"Mi piace""Mi piace"
16 dicembre 2010 alle 21:14 |
Ragazzi sempre disponibile per quello che avevamo pattuito……
Organizzo io o fate voi? Fatemi sapere.
"Mi piace""Mi piace"
18 dicembre 2010 alle 10:13 |
http://www.facebook.com/note.php?note_id=479933947272
"Mi piace""Mi piace"
18 dicembre 2010 alle 11:51 |
Onoratissimo Angelo! Grazie per la considerazione e speriamo che i vini “di terroir” abbiano sempre più estimatori a discapito delle facili omologazioni enologiche! Ciao, A presto!
Gerardo crepa di invidia! :))) un abbraccio
"Mi piace""Mi piace"
18 dicembre 2010 alle 18:58 |
Ho letto proprio su questo blog del falerno Rampaniuci, dove lo si trova a milano per saggiare l’opera dell’enologo dell’anno?
"Mi piace""Mi piace"
18 dicembre 2010 alle 20:13
Ciao Matteo, su Milano siamo ancora scoperti ma se mi invii una mail riuscieremo sicuramente a soddisfare la tua curiosità. A presto!
"Mi piace""Mi piace"
18 dicembre 2010 alle 18:39 |
cazzo fortunato non e’ giusto io avevo comprato 2 premi miglior bianco e miglior enologo per la modica cifra di 1500 euro , mi ha dato solo il premio per il rosato , non e’ giusto !!! 😦 😦
Angelo pero’ li tiene come acconto per il prossimo anno ,vero ngiole’ 😉
un forte abbraccio !
"Mi piace""Mi piace"
18 dicembre 2010 alle 18:44 |
Caro Gerry, non trascurare l’incidenza dell’inflazione nonché ‘l’importanza’ della testata e del premio. Posso quantomeno tenerti presente, questo si, ma parlare di acconto no, quello che è dato è dato!
"Mi piace""Mi piace"
18 dicembre 2010 alle 20:33
GERARDO, lo sai che per me ci sei solo tu in campaniaaaaaaa!!! 🙂 un abbraccio a tutti voi!!!
"Mi piace""Mi piace"
18 dicembre 2010 alle 18:53 |
Salve, a voler prendere sul serio questo premio e questa classifica va dato atto della bella segnalazione del rosso, che ho bevuto e mi è piaciuto un sacco, non conosco il rosato ma credo che ce me siano ben altri, mentre non mi spiego il rosso francese. Grazie, saluti marchigiani.
"Mi piace""Mi piace"
19 dicembre 2010 alle 11:04 |
È rimasto deluso dal Conseillante? Non nego di aver avuto non poche difficoltà a decidere in tal senso, certi pinot nero quest’anno sono stati davvero memorabili ma questo bordeaux non è stato da meno. Sul rosato non posso che invitarla a provarlo, poi mi dirà. E comunque a voler prendere sul serio questo premio. . . non si fa la storia ma nemmeno peccato! 🙂
"Mi piace""Mi piace"
19 dicembre 2010 alle 10:34 |
FORTUNATO adesso devo fare un bonifico anche a te ,ti sei messo daccordo con Angelo per impoverire le mie esigue casse!!
cmq il SIRAH che ci e’ piaciuto di piu’ era il 2008 , che ho portato io ,dillo a Gennaro il suo era il 2005 ! e na vot che porto un vino buono …..date a Cesare ,quel che e’ di Cesare.
buonadomenica
"Mi piace""Mi piace"
19 dicembre 2010 alle 10:56 |
Quando avete finito di farvi i complimenti (mi pare il libro cuore) sarebbe il caso di provvedere a stilare la lista completa dei vini bevuti. 🙂 E naturalmente alla relazione del sommo padrone di casa.
"Mi piace""Mi piace"
19 dicembre 2010 alle 17:51 |
ke re’ sei geloso ? 🙂 ti vuoi inserire nella tresca? faro’ il possibile per inviarla quanto prima , ma non ti nascondo ke sono molto stordito e con poche forze , ma appena mi riprendo…….,mi piace “sommo” 😉
"Mi piace""Mi piace"
19 dicembre 2010 alle 21:18 |
nessuno volela toglierti niente CESARE……. permalosino il sommo padrone di casa…….:)))
comunque grande syrah il 2008 ma anche il 2005….
ciao a tutti guagliu”’ buone feste e a presto!!!
grande FORTU!!!!!
"Mi piace""Mi piace"
20 dicembre 2010 alle 12:46 |
ATTENZIONE: Vulesse sapè pure i nomi di questi magnifici Syrah (che per la verità non ho bevuto :-))…
"Mi piace""Mi piace"
20 dicembre 2010 alle 14:09 |
inizia a scrivere quello di DENVER COLORADO 16,85 % alcol ,ma k era o petrolio :-))
"Mi piace""Mi piace"
27 dicembre 2010 alle 14:33 |
[…] Cantine Lonardo è l’Azienda/Produttore dell’anno. […]
"Mi piace""Mi piace"
14 aprile 2011 alle 08:20 |
[…] il grande merito di un’azienda come Cantine Lonardo, che sin dai suoi esordi, pur rappresentando appieno lo spirito enoico più tradizionalista, e se […]
"Mi piace""Mi piace"
25 novembre 2011 alle 15:56 |
[…] di fresco imbiancate degli uffici commerciali.Qui trovate il nostro regolamento completo, mentre qui tutti i premiati lo scorso anno; queste che seguono invece le categorie ammesse ogni anno a […]
"Mi piace""Mi piace"
11 dicembre 2012 alle 14:08 |
[…] invece nel 2010, alla prima […]
"Mi piace""Mi piace"
19 ottobre 2015 alle 14:51 |
[…] Poiema 2007, L’Arcante Wine Award 2010¤. […]
"Mi piace""Mi piace"