Vigna Piancastelli 2005 Terre del Principe

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Un formato speciale di 12 litri che se ne stava lì da più di quattro anni a ricordarmi una delle piacevoli soddisfazioni che mi ha regalato questo mestiere, vincere nel 2008 il titolo di Primo Sommelier della Campania.

Angelo Di Costanzo - foto L'Arcante

Icona ingombrante, quasi impossibile conservarla alla giusta maniera, con un paio di traslochi sul groppone, non s’aspettava che l’occasione giusta per farla fuori. E venne il giorno lo scorso 30 dicembre, quando l’abbiamo condivisa, bicchiere più bicchiere meno, con una cinquantina di persone in occasione della prima Festa del Clan®¤. 

Si tratta di pallagrello nero e casavecchia della vigna omonima “Piancastelli” in località Beneficio a Castel Campagnano. E’ il vino di Manuela¤, nel senso che è il suo prototipo: un rosso di caratura importante, grande struttura, non necessariamente votato al lungo invecchiamento perché destinato ad un consumo diciamo sul breve. Così nasce il Vigna Piancastelli, da grappoli selezionati uno ad uno, con una piccola percentuale lasciata addirittura appassire in pianta. Poi legno, nuovi e francesi, con tanti mesi di affinamento in bottiglia, all’incirca diciotto. 

Cosa raccontarvi? Lasciando stare parole troppo impegnative – non eravamo certo in una condizione ambientale assai favorevole ad una degustazione tecnica -, a quanto pare è piaciuto tanto; invero spiazzando molti, che nemmeno immaginavano si potesse osare tanto col pallagrello¤ e il casavecchia¤. Dalla sua, nonostante le ambasce di una conservazione non proprio ortodossa, sicuramente il formato speciale che l’ha aiutato a preservarsi al meglio; trovarlo però così pimpante ci ha rinsavito un po’ tutti: addirittura ancora vinoso, dal naso invitante, ben centrato sul frutto in molte sue declinazioni e sfumature (mirtillo, prugna ma anche melissa e tabacco), senza una sbavatura, con un sorso di spessore, teso e avvolgente e con un finale sì morbido ma piacevolmente setoso e ammiccante. Adesso non mi rimane che portarmi via quel titolo dalla bottiglia, con l’etichetta, bellina, firmata quell’anno da Giovanna Picciau.

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Una Risposta to “Vigna Piancastelli 2005 Terre del Principe”

  1. Caro Peppe Mancini ti scrivo | L’ A r c a n t e Says:

    […] con il sistema tradizionale della pergola casertana dove ‘’rinascono’’ il casavecchia¤ e la pallarella nera¤ e bianca¤; in realtà sono queste uve che nemmeno risultano negli albi […]

    "Mi piace"

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