Siamo un po’ tutti pienamente convinti di celebrare a mani basse i grandi vini di Borgogna, talvolta presi dall’entusiasmo altre volte quasi per inerzia, come fossimo impotenti davanti a certe bevute che regalano emozioni dal primo all’ultimo sorso. Certo non a caso.
Chablis quindi, un nome impegnativo: il suo circondario è un corollario di grandi vini, Premier e Grand Cru capaci di sfidare il tempo e qualsiasi confronto. Alcuni nomi poi solo a sentirli ci danno sicurezza, quella certezza di cui sentiamo fortemente il bisogno quando spendiamo cifre importanti per una buona bottiglia di vino, vieppiù quando bisogna districarsi tra le maglie di una carta complessa e che ci sembra accessibile solo in una determinata fascia di prezzo.
Di vini come questo 2013 invece probabilmente in Italia potremmo trovarne ‘a zeffunn, a beverun, a migliara*. Più semplicemente, forse, un Petit Chablis lo scegli con molta probabilità in assenza di altri che ti avrebbero fatto magari più felice, chissà, però quando c’è in carta William Fevre un pensierino ce lo metti e se lo scegli, quasi a recitare quel vecchio spot, viene da dire ‘sai cosa bevi’. E’ un bianco di grande franchezza, tenue nel colore paglierino chiaro, dal naso dapprima timido ma che poi si rivela piacevolmente esotico, fruttato, floreale e minerale. Il sorso è leggero e vivace, 12 gradi, da bere più o meno a secchi.
La denominazione Petit Chablis è un grande contenitore, diciamo il biglietto d’ingresso per questo pezzo di Borgogna, una porticina sullo chardonnay dalla quale affacciarsi per vedere di là come va. Certo i vini qui non sono altisonanti, non offrono la complessità di alcuni Premier Cru tipo Montmains, Forchaume o Monts de Milieu e non colgono nemmeno l’ombra dell’opulenza dei Grand Cru, appena sette i climat di Blanchot, Bougros, Les Clos, Grenouilles, Preuses, Valmur e Vaudésir, ma il paracadute si apre bene, tiene botta ed il volo pare un discreto successo ad ogni bevuta.
‘Petit Chablis is a large container, here the wines are like a ticket for this piece of Burgundy, a small door on chardonnay from which to look out and see how is going on out of there.’
*Made in Sud¤, Don Ciro, il Boss delle cerimonie.
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