In effetti non ci sarebbe neanche da discutere su una bottiglia del genere capace di accompagnare allegramente e benissimo tutto un pasto; se non fosse che ogni volta sull’argomento prosecco si aprono scenari di discussione che sembrano non avere fine.
A dirla tutta l’ottimo Profeeling Brut di Umberto Marchiori c’entra davvero poco con tutto il casino¤ che sembra puntualmente tornare a galla quando ci si imbatte nel mare magnum¤ della tipologia “Prosecco”¤; anzi, segnatevelo per bene sul taccuino: è un Valdobbiadene Superiore assai gradevole, lieve nel colore e nei profumi, che appena versato regala almeno 3 centimetri di spuma e a fatica gli stai dietro tanto è bevibile, vivace, appena secco e un poco sapido. Per tutto il resto c’è tempo per capirci qualcosa, basta volerlo.
Tag: marchiori aziende agricole, pieve di soligo, profeeling, prosecco, umberto marchiori, valdobbiadene
7 gennaio 2013 alle 12:06 |
Farra di Soligo ci tiene umberto alle rive alte di Farra di Soligo !!!!
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7 gennaio 2013 alle 13:11 |
Ca@@o! Sarà che c’ho visto la Madonna qua dentro… 🙂
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7 gennaio 2013 alle 16:14 |
Nei dintorni c’è tanto di meglio, Marchiori è una piccola realtà, non è male ma il vino se lo fa imbottigliare.
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7 gennaio 2013 alle 17:10 |
Cosa costa questo vino? Hanno vigne loro o sono imbottigliatori? Grazie.
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7 gennaio 2013 alle 18:11 |
Cosa credevano di fare con la nuova rioganizzazione delle denominazioni? Prosecco come Franciacorta se non addirittura Champagne? Oppure dare via decine di anni di imbrogli ed inganni su vini prodotti ovunque e venduti come prosecchi?
Tra qualche anno impareranno i produttori di Valdobbiadene e dintorni che il mercato non perdona!
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