Falciano del Massico, Campantuono 2006 Papa

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E’ domenica mattina, una di quelle chiare di luce ma fredde solo come certi inverni sanno regalare, il sole non ne vuole sapere di svelarsi così i colori rimangono radenti il grigio, aspettando mezzogiorno. Ci incontriamo con Antonio Papa sull’uscio dell’enoteca, con lui abbiamo pensato di mettere su questo piacevole happening domenicale offrire ai tanti amici di bevute ed appassionati di vino un approccio, per così dire primitivo, al Falerno del Massico: la voglia di scoprire questa piccola quanto sorprendente realtà vitivinicola è tanta, e si svelerà di qui a poco una vera e propria perla enologica campana, da salvaguardare, promuovere, comunicare con tutto l’amore possibile.

Lo stesso amore per la propria terra che sembra scorrere con lo scivolare dei vini nei bicchieri, che si sente risuonare nell’aria con le parole che Antonio dedica con profonda perizia alla dissertazione storica del Falerno e della terra che ne ospita i fasti e dei popoli che ne hanno esaltato, nei secoli, i pregi. Verità storiche e leggende metropolitane, argomentazioni agronomiche specifiche ed etica produttiva (non senza un confronto sincero), tutti chiarimenti necessari per contravvenire anche alla grande confusione (in particolar modo per il consumatore medio) che regna incontrastata quando si parla di Falerno usando per esempio parole improprie quale tipicità, in virtù del fatto che fondamentalmente è lo stesso disciplinare a smentirla fattivamente, consegnandoci vini profondamente diversi di area in area e di vitigno in vitigno, con i comuni a sud del monte Massico prevalentemente piantati a primitivo e quelli a nord, che affacciano cioè sul Garigliano piantati specularmente con aglianico e piedirosso.

Il Campantuono 2006 nasce da sole uve primitivo, il vigneto è collocato nella parte più alta della tenuta di Falciano chiamata appunto “Campo di Antonio”, è completamente piantato a guyot e gestito in maniera dogmatica, con una resa in uva che difficilmente supera il chilo per pianta; Rimane il fuoriclasse di casa Papa nonostante la buona riuscita del secondo cru aziendale, il Conclave, e l’appetito Fastignano passito che però appare in scena solo nelle migliori annate. E’ un vino decisamente importante, delinea di se stesso un profilo altisonante già al primo approccio: il colore è nero, profondo, lasciandolo attraversare dalla poca luce che ne pervade la profondità si riesce ad intuire appena qualche sensazione viola inchiostro. E’ compatto e consistente. Il primo naso è un effluvio di sentori floreali e fruttati maturi che inseguono e sono seguiti costantemente da note eteree, dolci sensazioni speziate e note balsamiche sottili ed eleganti. E’ dapprima succoso di mora e di visciola, profuso di cannella, tracce iodate e sul finale, dolcissimo, si offre con sentori di cioccolato e liquerizia. In bocca è secco, potente, il frutto è quasi masticabile, acidità, tannino e glicerina sono ben legati, fusi ad unisono regalando una beva decisa ma sostenibile, almeno sino al terzo bicchiere. Solo sul finale di bocca la nota alcolica ritorna dirompente, non senza frutto, non senza, quindi, quella fondamentale corrispondenza gusto-olfattiva, leggi piacevolezza, che a vini come questi non deve mai mancare per non risultare stucchevole e stancante. Sul Piccione glassato dell’amico Oliver Glowig.

© L’Arcante – riproduzione riservata

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11 Risposte to “Falciano del Massico, Campantuono 2006 Papa”

  1. Sessa Aurunca, (Rosalice) 2009 Masseria Felicia « L’ A r c a n t e Says:

    […] per avvinare il palato prima di tuffarsi nel meraviglioso mondo del Falerno del Massico (anche qui e qui), primitivo, aglianico e piedirosso che sia, basta che abbiano qualcosa da dire, raccontare, […]

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  2. Casale di Carinola, ancora Falerno del Massico: il rosso Riserva Saulo 2006 di Bianchini Rossetti « L’ A r c a n t e Says:

    […] molto interessanti, che vale la pena raccontare: ecco quindi, dopo il Rampaniuci dei Migliozzi, il Campantuono di Papa ed il colpo al cuore dell’Etichetta Bronzo di Maria Felicia Brini, una nuova ed […]

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  3. La mia terra? Vivila con il cuore in mano « L’ A r c a n t e Says:

    […] come terra eletta che riscopre oggi una vocazione per troppo tempo assopita e banalizzata, il Massico che vive una nouvelle vogue entusiata di esserci e di scomettere su se stesso. Di qui a […]

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  4. La vendemmia 2010 in Ager Falernus, di Primitivo e Aglianico fratelli gemelli diversi… « L’ A r c a n t e Says:

    […] Papa da Falciano del Massico, zona di produzione Falerno con base Primitivo, provincia di Caserta. Le uve, qui a Falciano, sono decisamente condizionate da un clima variabile […]

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  5. La vendemmia 2010 nell’Ager Falernus, di Primitivo e Aglianico fratelli gemelli diversi… « L’ A r c a n t e Says:

    […] Papa da Falciano del Massico, zona di produzione Falerno con base Primitivo, provincia di Caserta. Le uve, qui a Falciano, sono decisamente condizionate da un clima variabile […]

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  6. Giugliano, le tante anime del Falerno del Massico « L’ A r c a n t e Says:

    […] i più antichi al mondo e di un’areale in grande fermento. Con Maria Felicia Brini, Antonio Papa, Tony Rossetti, Giovanni Migliozzi e non utlima, Cantina Zannini, “cammineremo”, […]

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  7. Il Falerno del Massico, un vino sulla bocca di tutti da oltre duemila anni « L’ A r c a n t e Says:

    […] cammino abbiamo fatto visita ad altri non di meno validi di cui vi avevamo già raccontato i vini (qui, qui e ancora qui )  ma che necessitavano di una visita di cui vi renderemo conto e cronaca […]

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  8. Falciano del Massico, per esempio dell’ottimo Falerno del Massico Primitivo Conclave 2008 Papa « L’ A r c a n t e Says:

    […] assaggi effettuati in cantina, più del nuovo 2007 – più sottile ed elegante del precedente 2006 ma di certo meno impressionante – mi ha conquistato il Conclave 2008, il secondo vino, altro cru […]

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  9. Fastignano ’08 Papa, quando il primitivo è dolce « L’ A r c a n t e Says:

    […] pur mancando nella straordinaria profondità che ancor oggi caratterizza il suo predecessore duemilasei, offre di se una chiave di lettura fine ed elegante, a strizzare l’occhio a quei palati più […]

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  10. Fastignano ’08 Papa, quando il primitivo è dolce « L’ A r c a n t e Says:

    […] pur mancando nella straordinaria profondità che ancor oggi caratterizza il suo predecessore duemilasei, offre di se una chiave di lettura fine ed elegante, a strizzare l’occhio a quei palati più […]

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  11. Antonio Papa, l’artigiano del Primitivo | L’ A r c a n t e Says:

    […] di Antonio in azienda, si ha la definitiva consacrazione con le prime bottiglie di Campantuono¤ che spostano immediatamente l’attenzione di appassionati e critica da queste […]

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