Ci siamo riempiti la bocca coi rosati della famiglia Calò di Alezio, senza dubbio tra le più valide aziende vitivinicole pugliesi e tra le più brillanti sulla tipologia da almeno 40 anni.
Il Salento, il negroamaro, un territorio collinare di particolare vocazione intriso di argilla e ferro, il clima temperato, le vigne storiche: tutti elementi che fanno la differenza e che, all’unisono, si sentono tutti nel Rosa del Golfo come nello splendido Vigna Mazzì, i due rosati tra i più amati dagli italiani (cit.); ma anche, sorpresa delle sorprese, in questo nuovo delizioso spumante rosé per il quale si rischia davvero la dipendenza.
Realizzato secondo il metodo classico, con la seconda fermentazione che avviene quindi in bottiglia, rimane sui lieviti per almeno 24 mesi. La liqueur è preparata col vino base del Vigna Mazzì, il loro negroamaro rosato affinato in legno. Il prodotto finale non subisce dosaggio, magari solo un rabbocco dopo la sboccatura. Il risultato? Molto invitante, già dal colore, rosa tenue ma assai brillante. Il perlage non gode di particolare intensità però è piuttosto fine e di buona insistenza. Così anche la spuma. Il naso è molto delicato, soffre inizialmente del classico “effetto primordiale”, sa cioè di crosta di pane e ancora minimamente di lievito, ma tutto svanisce in poco più di un attimo; arrivano quindi sentori di petali di rosa, lampone e mora, chiaramente riconoscibili già al primo naso e caratteristici del varietale predominante, il negroamaro appunto (il saldo è chardonnay). In bocca è secco ma invita a sorsi copiosi, non impone carattere richiamando particolare serbevolezza ma bensì bevibilità e morbidezza estrema. Tiene molto bene diversi abbinamenti, in particolar modo con carpacci o crudi di pesce più in generale; ha tra l’altro un tenore alcolico nella media della tipologia, pertanto in due la bottiglia scivola via che nemmeno te ne accorgi. O quasi.
Tag: alezio, azienda rosa del golfo, big picture, calò, chardonnay, negroamaro, puglia, rosa del golfo, rosa del golfo spumante brut rosé, salento, vigna mazzì
16 aprile 2012 alle 13:36 |
[…] background-color:#222222; background-repeat : no-repeat; } larcante.wordpress.com (via @LArcante) – Today, 6:36 […]
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12 luglio 2012 alle 13:44 |
[…] vedo bene con una bollicina del profondo sud molto invitante, profumata e leggiadra, qual è il Brut Rosé di Rosa del Golfo da negroamaro e chardonnay: naso delicato, che sa di crosta di pane, petali di […]
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11 dicembre 2012 alle 14:08 |
[…] v’è partita con un Vigna Mazzì 2010 così in grande spolvero. Tra i rosati italiani di spicco il vino di punta di Rosa del Golfo si […]
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9 gennaio 2013 alle 09:08 |
[…] da berci su un delizioso calice di vino rosato, magari spumante¤. […]
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