Casale di Carinola, Mille880 in diretta

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Piano sequenza: in primo piano le cosce e le alette di pollo ruspante al forno con patate aromatizzate e ristretto all’olio extravergine, poco dietro il piatto di caldarroste, poi la parmigiana di melanzane, i carciofi impanati e fritti; Poco più in là i piatti del primo appena ritirati dal tavolo, il vuoto dell’ultima bottiglia di Astro spumante stappato come bevenuto e nell’aria sembrano quasi volteggiare i sorrisi di tutti, che intorno al tavolo pare che masticano la soddisfazione, rivendicando elogi e stima, per il meraviglioso gol del Tanque Denis in quel di Parma.

Mille880 in diretta, come detto, cronaca di un Falerno del Massico da due vitigni con due nomi dalla superba piacevolezza, bevibilità, godibilità. Siamo, bottiglia alla mano, a Casale di Carinola, nello stesso areale dove negli ultimi mesi si sono concentrate già molte attenzioni grazie al sorprendente Falerno del Massico Rampaniuci di Viticoltori Migliozzi e dove dal nulla riusciamo a scovare un’altra piccola e preziosa espressione (sarà perla?) enologica, l’azienda Bianchini Rossetti.

Il colore è molto invitante, rosso rubino con piccole venature violacee, stiamo bevendo un 2007 da una bella bottiglia bordolese tronco-conica con una gradevole veste grafica serigrafata su vetro, di qualità anche il tappo di sughero mediamente lungo appena tirato via. Il primo naso è incentrato su note vinose e floreali, poi fruttate, poi ancora lievemente terziarie: il connubio di Aglianico e Piedirosso (80% e 20%) appare ben fuso, dona una tenue profondità varietale del primo ed una percettibile finezza olfattiva imputabile soprattutto al secondo vitigno. In bocca è secco, caldo, di buona freschezza gustativa, più acidità che tannino ed un frutto immediato e circoscritto in una persistenza media ma non scontata.

Un vino di buona struttura, non sovraestratto e nemmeno copioso come spesso è inteso il Falerno, qui la chiave di lettura è proprio la sottile piacevolezza giocata sugli elementi di durezza invece che la scontata rotondità sintesi troppo debordante di un Falerno rosso intriso di alcol e sovraestratto. Chiude con un finale lievemente amaro,  proprio come gli ultimi scampoli di partita a Parma, sensazione però che non inficia assolutamente sulla sua bontà, come l’1 a 1 sulla splendida partita del Napoli arcigno di Mazzarri.

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6 Risposte to “Casale di Carinola, Mille880 in diretta”

  1. nando salemme Says:

    io l’ho aperta sabato,un campione che mi avevano portato.sapeva di tappo,purtroppo.aimè ti farò sapere per la prossima.ciao angelo(guaglio sto imparando pure io ad usare la “tecnologia”)

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  2. Angelo Di Costanzo Says:

    Beh, Nandino, capita. Un buon Falerno, un’altro Falerno per capire quale diversità possibile nella nostra regione zona per zona…

    P.S.: in merito alla tecnologia, sì lo vedo, so’ cuntento pe’ te!

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  3. Tony Rossetti Says:

    Salve sono Tony Rossetti, il produttore del falerno mille880, Vi farò recapitare Saulo falerno riserva 2006 prodotto in 1000 bottiglie, per il piacere di condividerlo, spero non con un PAREGGIO………..
    Saluti Tony Rossetti

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  4. Angelo Di Costanzo Says:

    Bene, Tony. Avanti così con la ricerca di qualità e valorizzazione del territorio…

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  5. Casale di Carinola, ancora Falerno del Massico: il rosso Riserva Saulo 2006 di Bianchini Rossetti « L’ A r c a n t e Says:

    […] già avuto il piacere, della stessa azienda, di bere il Falerno del Massico rosso Mille880, sarebbe a dire il loro vino base, trovandolo una esecuzione davvero sincera e piacevole di un […]

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  6. Casale di Carinola, quando fare Falerno diviene una scelta di vita: il sogno di Tony Rossetti « L’ A r c a n t e Says:

    […] produce oggi due tra i migliori Falerno a base aglianico in circolazione, il fresco e pimpante Mille880 ed il rosso Riserva Saulo dalle grandi prospettive […]

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