Cerignola, Mille Ceppi 2011 Michele Biancardi

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Mille Ceppi 2011- foto L'Arcante

Il nero di Troia è uno di quei vini che mi dà sempre piacevoli sensazioni e continuo a pensare sia vittima di un equivoco storico che l’ha relegato troppo spesso a fare da controfigura al primitivo. Quando ben interpretato invece e tenuto conto con coscienza dei limiti della varietà che pur ci sono riesce a dare vini di valore assoluto, non necessariamente da lungo invecchiamento e, come in questo caso, particolari e a dir poco sorprendenti.

Non conosco molto dell’azienda di Michele Biancardi, Vigne Daune¤ di Cerignola, in Contrada Viro, ma quando Giulio¤ mi ha fatto dono di questa bottiglia ero certo che mi stesse regalando una bella opportunità di scoprire qualcosa di nuovo ed interessante. E così è stato, mi pare.

Mille Ceppi 2011 viene affinato esclusivamente in anfore di terracotta, passaggio questo che riesce a contenere in maniera sublime tutta la sua verve esaltandone frutto e freschezza gustativa. Il colore è di uno splendido viola con accenni porpora, imperscrutabile. Naso classicheggiante che sa di viola e frutti neri macerati, mirtillo e amarena anzitutto, ed accenni balsamici in sottofondo. Ma è il frutto a rimanere costantemente in primo piano, croccante, integro e polposo anche in bocca, qui la beva è esemplare, scorrevole e ben viva sorso dopo sorso grazie anche a un tannino minuto e preciso. Gran-bella-scoperta.

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4 Risposte to “Cerignola, Mille Ceppi 2011 Michele Biancardi”

  1. Mondelli Francesco Says:

    Bene ha fatto a scriverne perché dopo un periodo in cui ,nel recente passato,se ne è abbastanza parlato ,sopratutto quando Luigi Moio andò ad occuparsene coinvolto dall’università di Foggia,da un po’ di tempo sembra che l’interesse sia alquanto scemato tant’è che ,non vorrei sbagliare,neppure dopo radici del sud ci sono stati report di un certo interesse.FM.

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  2. Angelo Di Costanzo Says:

    Come detto temo che il nero di Troia sia vittima di un equivoco storico. Frattanto godiamoci il fatto che si è di molto ridotta la vocazione a chardonnay e varietàli farlocchi internazionali a favore di una sempre maggiore considerazione degli autoctoni. Su Radici non saprei non riesco a seguirla per bene…

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  3. Giulio Cantatore Says:

    Lunedi 18 Novembre, Nicola Campanile e Radici del Sud ha organizzato a Margherita di Savoia ( FG) una giornata intera intitolata, Nero di Troia tra asprezze e dolcezze con un dibattito cui interverranno esperti, ricercatori ed enologi , dopo seguirà una degustazione di sei etichette ed infine ci saranno banchi d’assaggio con la partecipazione di 20 produttori. Io penso che da questo confronto usciranno delle proposte interessanti per la rivalutazione ed il rilancio del nostro vitigno autoctono grazie anche ad aziende che si sono affacciate negli ultimi anni sul mercato come quella del giovane Michele Biancardi.

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