Fiano di Avellino 2011 Pietracupa

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Dovessi scegliere tra i fiano di Avellino in circolazione quello con il rapporto prezzo-qualità più sorprendente questo qui di Sabino Loffredo si giocherebbe alla grande il podio più alto.

Fiano di Avellino Pietracupa 2011

L’impianto è solido e promette ancora buona evoluzione, bello già il colore carico e luminoso. A cercare il pelo nell’uovo il profilo organolettico manca forse di quello scatto mordace a cui siamo abituati nei vini di Pietracupa, qui abbastanza sobrio; di certo l’annata è stata letta più che bene, gestita con coraggio nonostante il caldo di quell’anno spingesse molti a vendemmiare in fretta e furia facendo poi vini sostanzialmente più magri e verticali.

Gli ha fatto bene stare in bottiglia, non a caso pare tra i più performanti fiano duemilaundici in circolazione. È un piacere starci col naso nel bicchiere, offre rimandi varietali di grande autenticità e in fin dei conti trovo di giustezza anche il sorso, pulito, rinfrancante, sapido, assai piacevole soprattutto se accompagnato con pietanze poco salsate.

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Una Risposta to “Fiano di Avellino 2011 Pietracupa”

  1. Come in Borgogna a Montefredane nascono grandi vini, ad esempio il Cupo 2013 di Pietracupa | L’ A r c a n t e Says:

    […] e Feudi di San Gregorio¤, solo per citare alcune; terra straordinaria per il Fiano¤, di grande vocazione vitivinicola, le vigne qui crescono ben oltre i 400 metri s.l.m., arrivando in […]

    "Mi piace"

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