Abbiamo il pane, non i denti. Che morti di fame!

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‘C’è in Italia un patrimonio inesauribile di vini e territori che meritano molto di più di quanto ricevono in termini di attenzione ed apprezzamento. Certi vini sono straordinari, pare difficile ma non serve andare a Montalcino per bere un grande sangiovese o a La Morra e Serralunga d’Alba per un nebbiolo che ti prenda l’anima: in Valtellina ho bevuto bottiglie indimenticabili. E poi qui, come si fa a non rimanere a bocca aperta davanti a questo palcoscenico, che buoni questi fiano, quel Costa d’Amalfi di ieri, la falanghina‘.

‘…temo però sia necessaria una rivoluzione culturale, è incredibile il disastro di certi luoghi, tenuti malissimo, le strade rotte quando non completamente chiuse per giornate intere, l’ignoranza di certi Sindaci, con la gente che non se ne preoccupa, anzi, assiste inerme, subisce in silenzio. Che morti di fame!’

‘…c’è forse un disegno preciso che non vuole farci emergere? Perché il sabato a mezzogiorno non posso visitare l’Anfiteatro Flavio e poi andarmene a pranzo in un ristorantino tipico sul porto di Pozzuoli? Perché per andare a visitare La Sibilla Cumana viene più complicato che entrare al Louvre, al Louvre Angelo è più facile, capisci?’

Pozzuoli, Luglio 2003, fine serata con amici a L’Arcante davanti a quel che rimaneva di due bottiglie di Fiano di Avellino Terredora e Colli di Lapio ed un Piedirosso Riserva Montegauro di Grotta del Sole.

© L’Arcante – riproduzione riservata

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Una Risposta to “Abbiamo il pane, non i denti. Che morti di fame!”

  1. Mondelli Francesco Says:

    Dopo un fine settimana nel nativo Cilento ,mio cugino era arrivato presto in costiera per dare alla moglie la possibilità di acquistare le famose ceramiche ,ma impossibilitato a trovare una qualsiasi possibilità di parcheggio è rientrato in anticipo a Salerno senza nulla dovendo per altro aspettare il treno che doveva riportarlo a Torino e che sarebbe partito solo alle 14.Delusione del(turista),mancato guadagno di un artigiano. Sono costi mai quantizzati ,ma che purtroppo giorno dopo giorno vengono fuori come un’enorme cambiale per le future generazioni .Sursum corda.FM.

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