Carmine Mazza, il giovane Poeta Vesuviano ha voluto consegnarci questo piccolo boccone di mare e terra; un piatto molto facile da ripetere anche in casa, stuzzicante e saporito sia come antipasto che come secondo.
Ingredienti:
- 1 Pescatrice da 1 kg
- 1 melanzana lunga
- 8 fettine di guanciale
- 4 foglie di basilico
- 1 ciuffetto di menta o basilico per decorare
- 200 g di pomodorini del piennolo
- origano q.b.
- 1 spicchio d’aglio
- 200 gr di latte
- 200 gr di Caciocavallo del Cilento (Futani)
- 20 gr di burro
- Alici sott’olio di Cetara
- 10 gr di capperi
- 1 cipollotto piccolo
- Olio extravergine di oliva
- Sale
Preparazione: lavate accuratamente e sfilettate la Pescatrice ricavandone 2 filetti; tagliateli e pareggiateli per metà cosi da avere 4 porzioni di pesce di circa 125gr cadauna. Poi, tagliate la melanzana per il lungo e friggete le fette in abbondante olio extravergine d’oliva; asciugatele su della carta assorbente, sovrapponetene due/tre fette e salate. Avvolgete i filetti di Pescatrice prima con le fettine di guanciale, unendovi del basilico, poi con quelle di melanzane. Mettete tutto in forno a 180 gradi per 12 minuti.
A parte, tagliate i pomodorini del Piennolo in 4 parti e conditeli con sale, olio, origano e uno spicchio d’aglio schiacciato; lasciateli in forno a 180 gradi per 6 minuti.
Frattanto, in un pentolino a parte versate del latte, il burro e il caciocavallo tagliato a pezzetti piccoli, cuocete il tutto a bagnomaria sino ad ottenere una crema senza grumi. Sgocciolate quindi dei filetti di alici, tritateli finemente insieme ai capperi e al cipollotto e, in una boule, emulsionateli con dell’olio extra vergine d’oliva.
Prima di andare in tavola, stendete “a specchio”, sul fondo del piatto, il cremoso al Caciocavallo di Futani, ponetevi al centro il fagotto di Pescatrice e melanzana, con sopra i pomodori del Piennolo confit finendo poi il piatto con l’emulsione di olio, alici di Cetara, capperi e cipollotto.
Carmine Mazza, Il Poeta Vesuviano, sta a Torre del Greco.
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10 ottobre 2012 alle 21:23 |
Il piatto, pur nella sua apparente semplicità, lo trovo molto intrigante sempre che venga eseguito con materie prime di ottima qualità e a tal proposito vi pregherei di essere più precisi sul produttore del caciocavallo. Grazie anticipate da Francesco .
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10 ottobre 2012 alle 23:38 |
Penso sia un formalmente un Silano Dop, prodotto come da disciplinare anche nel comune di Futani (SA). Chiedo comunque lumi a Carmine e riferisco. La moglie che l’accompagna al ristorante, Amalia, è di quelle parti. 🙂
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11 ottobre 2012 alle 00:28 |
Buonasera Francesco, esatto Angelo, ho la fortuna di avere la mia compagna meta’ Aversana , e per meta’ Cilentana, utilizziamo vari prodotti del Cilento , dall’olio , ai salumi ai formaggi come il Caciocavallo Silano, per questo prodotto di solito ci siamo “serviti” da Mauro a Capaccio, ma ne abbiamo cmq girati altri nella zona…qualita’ e cortesia da quelle parti non mancano sicuramente. Saluti
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