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6 aprile 2020

Ingredienti per 4 persone:
- 1 rotolo di pasta brisée* da 230gr
- 300gr di spinaci freschi
- 2 uova (per intero)
- 250gr di ricotta Romana
- 200ml di panna da cucina
- 120gr di Provola di Bufala affumicata
- 80gr di Parmigiano Reggiano 30 mesi
- Sale q.b.
Preparazione: Mondate e lavate per bene gli spinaci e lessateli in una padella, a fuoco lento; a cottura ultimata lasciate raffreddare. A parte preparate un ruoto della medesima capacità del rotolo di sfoglia, già arrotolata su carta da forno, stendetevi lentamente la sfoglia assicurandovi che almeno 1cm e mezzo del bordo resti tutto intorno per contenere la farcitura.
Preparate quindi l’impasto: in una boule d’acciaio tagliate grossolanamente gli spinaci, il sale q.b., la panna e la ricotta; mescolate il tutto sino ad amalgamare per bene gli ingredienti. Unitevi quindi le uova, il Parmigiano e aggiustate di sale, rimestando sino ad ottenere un impasto omogeneo e fluido.
A questo punto versate tutto l’impasto nel ruoto con la sfoglia, sistemate per bene tutto intorno il bordo della sfoglia pizzicandola dove serve per contenere per bene la farcia, tagliate quindi a dadini la provola affumicata e sistematela qua e là nel ruoto. Portate il forno a 190° ed infornate per circa 35 minuti. A cottura ultimata lasciate raffreddare qualche minuto prima di portarla in tavola!
* Abbiamo utilizzato Buitoni®, i cui ingredienti sono farina di frumento, oli e grassi vegetali non idrogenati (palma, colza), acqua, succo di limone concentrato, alcol, sale, concentrati vegetali e di frutta (carota, mela, limone).
⇒ Tabella Allergeni Completa Qui.
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Tag:Buitoni, ledichef, Parmigiano Reggiano, quiche, ricette, sformato, spinaci
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21 ottobre 2019
A noi la pizza nel ruoto piace, molto, la preferiamo alta e morbida, con il cordone lievemente ”crunchy” come si usa dire al giorno d’oggi, umida il giusto e condita con pochi ingredienti ma di qualità assoluta.

Non è molto frequente trovarla in giro nelle pizzerie anche perchè non è possibile cuocerla alla stessa temperatura elevata della più classica pizza napoletana, a circa 450/480°C, è necessario quindi un forno che viaggi con temperature più basse, cioè sui 200/250°C circa, come un buon forno di casa sa fare.
Ecco la nostra ricetta della Pizza nel ruoto con Fior di latte, prosciutto e funghi: versate l’acqua tiepida in una boule, scioglietevi il lievito, aggiungetevi un cucchiaino di zucchero, i due cucchiai di olio extravergine d’oliva e, lentamente, tutta la farina con una manciata di sale; lavorate a mano sino a che l’impasto non avrà assorbito tutta l’acqua. Trasferitelo quindi su un piano da lavoro ed impastate energicamente. Lasciate riposare l’impasto, ben coccolato, al calduccio, per almeno quattro ore.
Ingredienti per 4/6 persone:
Per l’impasto:
- 600 gr di farina 00
- 50 cl di acqua
- 20 gr di lievito madre essiccato
- 2 cucchiai di olio Extravergine di oliva
- 1 cucchiaino di zucchero
- Sale q. b.
Per il condimento:
- 250 gr pomodoro San Marzano
- olio extravergine d’oliva
- Sale e pepe q.b.
- 100 gr di funghi Champignon
- 100 gr prosciutto cotto
- 150 gr di Fior di latte
Quando è il momento stendete il panetto per bene nel “ruoto” (teglia) precedentemente passato con dell’olio. Condite con abbondante pomodoro San Marzano, un pizzico di sale e dell’Olio extravergine d’oliva, mettete in forno caldo a 200° per 25 minuti.
A questo punto tirate via la pizza dal forno e completate il condimento con il Fior di Latte, il prosciutto tagliato a straccetti e i funghi affettati, e ancora un filo di olio extravergine di oliva. Rimettete in forno e terminatene la cottura, vi basterà uno sguardo per capire quando è il momento di tirarla via. Mettete quindi mano alla cantina e tiratene fuori la migliore bottiglia di Piedirosso dei Campi Flegrei¤!
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13 giugno 2016
Castel di Sasso è un piccolo borgo conosciuto perlopiù di recente proprio grazie a questo straordinario formaggio riportato in auge dalla famiglia Lombardi a Le Campestre¤. Oltre ad essere un luogo di pace, lontano dai rumori e dal caos della provincia casertana, questo posto è lo scrigno nel quale rivive l’antico rito di produzione di questo raro formaggio nonché di un’accoglienza in campagna che ha pochi eguali in Campania.

La cucina di Liliana è quanto di più buono, pulito e giusto ci si possa ritrovare sulla tavola di un agriturismo. I prodotti sono per la maggior parte di produzione propria, spesso raccolti e messi in dispensa in giornata, qui non serve avere premura del menu ma basta affidarsi. Dalla splendida terrazza il verde si perde a vista d’occhio, tutt’intorno, sotto una raggiante luce naturale si stagliano la vigna di casavecchia, gli ulivi centenari, l’orto; più in là, nascosti tra le fronde le galline, i maiali, le caprette, degli asinelli.
A tavola arrivano pietanze semplici ma proprio per questo gustosissime: il formaggio appena tirato via dai canestrelli, la salsiccia di Nero casertano, le olive caiatine, la zuppetta di legumi e castagne secche, il pane cafone. Poi ancora degli scialatielli fatti in casa con i carciofi e conciato romano, le mezze maniche con ragù di maiale, l’agnello con le patate al forno, infine, dulcis in fundo, il Conciato con le mele annurche cotte e caramellate all’asprinio, accostamento sublime che chiude un pranzo succulento e prelibato! Conto sui 60 euro (in due!).
Ma veniamo al Conciato Romano, è forse il più antico formaggio italiano. Si produce con latte vaccino, ovino o caprino e la coagulazione prevede l’utilizzo di caglio di capretto. Le piccole formine, dopo la pressatura vengono salate e asciugate, quindi conciate. La concia viene fatta lavando dapprima le forme con acqua di cottura delle pettole, una tipica pasta fatta in casa, poi con olio, aceto, peperoncino e piperna, un erbetta spontanea di queste zone. Caratteristica è la conservazione che avviene in anforette di terracotta, pratica questa dal richiamo fortemente ancestrale.
Non da meno è il carattere del formaggio, davvero unico nel suo genere, dall’odore di forte riduzione ed un sapore di grande personalità che talvolta riserva una piccantezza assai pronunciata. Perfetto l’accostamento con cotognate oppure, come ci è capitato a noi, con delle splendide mele annurche cotte!

Grande merito nella valorizzazione di questo prodotto è da attribuire a Manuela Piancastelli. Sono passati una decina d’anni da quando l’allora giornalista e scrittrice napoletana cominciò ad occuparsene, ci arrivò seguendo le tracce di un’antica tradizione quasi scomparsa del tutto. A lei, che proprio da queste parti ha scelto poi di rimanere a vivere si devono l’impegno ed il racconto che hanno portato attenzione su questo straordinario prodotto e questi luoghi suggestivi.
Giornalista de Il Mattino, tra le prime specializzate a caccia delle novità enogastronomiche campane, punto di riferimento del buon Gino Veronelli, Manuela era lanciatissima anche nella ricerca di quanto stava portando avanti a quel tempo in questa zona Peppe Mancini sul Pallagrello e il Casavecchia, vitigni centenari recuperati dall’estinzione certa. Pochi anni dopo, nel 2003, lei stessa, letteralmente rapita da questi luoghi e dal ”Principe” si ritrovò catapultata nei suoi progetti, con Luigi Moio al loro fianco ed una nuova storia da consegnare agli annali della viticoltura campana.
Sul Conciato scrive: ”della storia del conciato romano si sa molto poco: secondo alcuni, potrebbe essere l’antico formaggio trebulano, di cui parlano autori latini (Trebula baleniensis era una colonia romana vicino a Pontelatone) ma in effetti di come e quando sia comparso per la prima volta si conosce poco e niente. Si sa solo che il risultato di questo lungo e paziente lavoro di affinamento è un formaggio particolarissimo: la superficie esterna diventa leggermente cremosa, l’odore è intensissimo, quasi pungente. In bocca è un arcobaleno di emozioni, tutte violentissime eppure armoniche. Se dovessi usare un solo aggettivo, direi che è un formaggio estremo: mi ricorda insieme formaggi di fossa e erborinati stravecchi”.
Omaggio al lavoro di Fabio Lombardi¤, il giovanissimo fratello di Manuel scomparso purtroppo prematuramente a causa di un incidente nei campi, e a tutta la famiglia Lombardi per quanto è riuscita a preservare nel tempo custodendo una memoria storica straordinaria.
Azienda Agrituristica Le Campestre
Via Buonomini, Castel di Sasso (CE)
Tel. 0823 878277
Cell. 347 0580014 / 366 7201685
email: info@lecampestre.it
Il Conciato romano, formaggio estremo¤, di Manuella Piancastelli¤.
Il Casavecchia di Terre del Principe¤.
Centomoggia, il Casavecchia di Terre del Principe¤.
Credit lucianopignataro.it
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17 agosto 2015

La ricetta tradizionale, quella originale dico, vuole necessariamente gli spaghetti per un piatto che si fonda su ingredienti tipici e su una preparazione semplice ma molto meticolosa come l’uso della padella di ferro per cuocervi la salsa.
Le variazioni sul tema ‘Amatriciana’ si contano innumerevoli, a pieno titolo ricetta fondamentale della cucina italiana. Ricetta che, lo ricordiamo, nasce con un condimento in bianco e solo alla fine del 1700 si arricchisce con l’aggiunta del pomodoro.
L’ispirazione di questo post viene da una riuscita versione della brillante giovane chef Francesca Priscilla Fucci¤ del Moma¤ di Roma che la propone con gli Scialatielli, un piatto semplicemente straordinario, voluttuoso, succulento, estremamente appagante.
Tanto ci è piaciuto che abbiamo provato a replicarlo rifacendoci agli ingredienti della ricetta tradizionale: il risultato, credetemi, non è stato niente male!
Ingredienti per 4 persone
- 500 gr di Scialatielli
- 125 gr di guanciale di Amatrice
- un cucchiaio di olio di oliva extravergine
- un goccio di vino bianco secco
- 400 gr di pomodori pelati San Marzano
- un pezzetto di peperoncino
- 100 gr di pecorino romano grattugiato
- sale
Mettere in una padella l’olio, il peperoncino ed il guanciale tagliato a pezzetti in proporzione di un quarto rispetto alla pasta. Rosolare a fuoco vivo, unirvi quindi il vino. Togliere dalla padella i pezzetti di guanciale, sgocciolarli bene e tenerli da parte in caldo evitando così di farli diventare troppo secchi e salati.
Unire i pomodori pelati, aggiustare di sale, mescolare e dare qualche minuto di fuoco. Togliere il peperoncino, rimettere dentro i pezzetti di guanciale, dare ancora una rigirata alla salsa. La pasta va scolata ben al dente aggiungendovi il pecorino grattugiato prima di versarvi la salsa. Portare in tavola con ancora abbondante pecorino grattuggiato.
In the picture, the excellent ‘Amatriciana’ prepared by Francesca Priscilla Fucci, Restaurant Moma, Rome.
__________________________
Ristorante Moma
Via di S. Basilio 42/43 Roma
Tel: +39 0642011798
http://www.ristorantemoma.it
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2 febbraio 2014

Ingredienti:
- 400 gr spinaci
- 200 ml panna da cucina
- 3 uova intere
- 1 conf. pasta sfoglia (tonda)
- 180 gr Provolone del Monaco
- Sale e pepe q.b
Preparazione: Mondate, lavate e sbollentate appena gli spinaci. Frattanto, in una boule, sbattete le tre uova aggiustandole con sale e pepe, unitevi gli spinaci tagliati grossolanamente – mi raccomando però ben strizzati -, quindi la panna, il Provolone tagliato a cubetti.
Preparate una teglia di media grandezza con della carta da forno, adagiatevi per bene la sfoglia avendo cura di tagliarvene una parte tutt’intorno che vi servirà per farne delle strisce per coprire la torta. Versatevi tutto il condimento in maniera omogenea e coprite con le strisce di pasta sfoglia messe da parte a mo’ di crostata. Mettete in forno a 200 gradi per circa 35 minuti. Lasciate intiepidire prima di servire.
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12 dicembre 2013

Ingredienti per 4 persone
La pasta
- 300 gr di Farina “00”
- 3 uova intere
- 2 cucchiai di un buon olio extravergine d’oliva
Il sugo
- 150gr Guanciale
- 250gr Champignon freschi
- 125gr Piselli
- 1 Cipolla
- 150gr di pomodori Pachino
- Olio extravergine d’oliva
- Sale e Pepe q. b.
La pasta¤ potete farla fresca da voi oppure procurarvi mezzo chilo di buone tagliatelle (o fettuccine) secche che in circolazione se ne trovano. Nel primo caso ecco cosa fare velocemente: lavorate a mano tutti gli ingredienti in una boule sino ad ottenere un impasto compatto ed omogeneo; lasciatelo riposare per almeno una mezz’ora prima di stenderlo e tagliarci le Tagliatelle.
Frattanto mondate i funghi (non lavateli, se necessario passateli con un panno bagnato), tagliate a cubetti il guanciale, affettate la cipolla e tagliate i pomodori in quattro. Mettete in una padella grande dell’olio extravergine d’oliva e lasciate appassire a fuoco lento tutta la cipolla. Unitevi il guanciale e lasciate cuocere. Poi i funghi, quindi i piselli, in ultimo una manciata di pomodori, un po’ di sale e pepe. Da questo momento serviranno circa 10 minuti di cottura.
Scolate la pasta al dente e saltatela direttamente nella padella col sugo. Spadellate con attenzione, aggiustate con ancora un po’ di pepe, se preferite unitevi anche del prezzemolo e portate in tavola fumante. Da berci su un bel rosso fresco e leggero, magari servito freddo, meglio se vivace: mi viene in mente il sempre ottimo Gragnano di Grotta del Sole.
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1 dicembre 2013
Versate l’acqua tiepida in una boule, scioglietevi il lievito, aggiungetevi un cucchiaino di zucchero, due cucchiai di olio extravergine d’oliva e, lentamente, tutta la farina con una manciata di sale; lavorate sino a che l’impasto non avrà assorbito tutta l’acqua. Trasferitelo quindi su un piano da lavoro ed impastate energicamente. Lasciate riposare l’impasto, ben coccolato, al calduccio, per tre ore almeno...

Ingredienti per 4/6 persone:
- 1,5 kg di farina 00
- 90 cl di acqua
- 2 lieviti (ne basterà 1 e mezzo)
- Olio extravergine d’oliva
- 1 cucchiaino di zucchero
- Sale e pepe q.b
- 6/8 bei fiori di zucchine (sciurilli)
- 200 ml Panna da cucina
- 150 gr Prosciutto Cotto
- 50 gr di Provola Affumicata (grattugiata)
Quando è il momento stendete il panetto per bene nel “ruoto” (teglia) precedentemente passato con dell’olio. Condite con uno strato di panna e mettete in forno caldo a 200° per 10 minuti. A questo punto tirate via la pizza è completate il condimento con i fiori di zucchine (aperti e ben distesi), il prosciutto tagliuzzato a straccetti, la provola grattugiata ed ancora un filo di olio extravergine di oliva. Rimettete in forno e terminatene la cottura, vi basterà uno sguardo per capire quando è il momento di tirarla via.
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4 aprile 2013
Un dolce davvero facile da preparare e di una bontà unica. Per partire alla grande a colazione ma delizioso anche in pausa caffè.

Ingredienti per 8/10 porzioni:
Per la pasta frolla:
-
2 uova intere
-
250 gr di farina
-
100 gr di zucchero
-
100 gr di burro
-
1 bustina di vanillina
-
un pizzico si sale
Per la crema ed il ripieno:
E’ bene cominciare dalla pasta frolla: versate in una boule capace tutta la farina, le 3 uova intere, il burro ammorbidito, la busta di vanillina, lo zucchero, un pizzico di sale. Impastate sino ad ottenere un panetto omogeneo e compatto. Continuate quindi a lavorarlo su di un piano da lavoro per definirlo per bene. Lasciatelo riposare in frigo, magari avvolto da una pellicola per circa 30 minuti.
Passate quindi alla preparazione della crema: in un pentolino, lavorate a freddo le uova con tutto lo zucchero, un pizzico di sale e la bustina di vanillina, unitevi quindi la farina ed infine il latte. Portate il composto sul fuoco e a fiamma bassa fatelo addensare. Dopodiché lasciate riposare quindici minuti.

Imburrate a questo punto lo stampo e passatelo con della farina sin sopra il bordo, vi aiuterà a che la pasta frolla non si attacchi. Stendete la pasta frolla con il matterello, sottile ma non troppo, adagiate la sfoglia nello stampo e sistematela per bene con le mani facendo attenzione a non bucarla; versatevi la crema lasciando almeno mezzo centimetro dal bordo alto e sistemate a piacere le amarene qua e là. Con un altro pezzo di frolla formate dunque un disco sottile di pasta a chiudere la torta. Mettete in forno caldo a 180° per 30/40 minuti monitorando attentamente la cottura.
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30 marzo 2013
Non potevamo certo mancare di mettere qui su queste pagine la ‘nostra’ Pastiera. E qualche consiglio sull’abbinamento? Beh, non vi resta che leggere in ‘poscritto’ la mia riflessione. Frattanto, sinceri auguri di una serena Pasqua. (A.D.)

Ingredienti per 12 Porzioni (2 Pastiere):
Per la pasta frolla:
- 3 uova intere
- 500 gr di farina
- 200 gr di zucchero
- 200 gr di burro
- 1 bustina di vanillina
- un pizzico si sale
Per il ripieno:
- 500 gr di grano cotto
- 200 gr di latte
- 40 gr di burro
- 500 gr di ricotta romana
- 300 gr di zucchero
- 6 uova intere
- 1 fiala d’acqua di mille fiori o fior d’arancio

Cominciate a preparare la pasta frolla: mettete in una boule capace la farina, le 3 uova intere, il burro (lasciato prima ammorbidire), la busta di vanillina, lo zucchero, un pizzico di sale. Impastate sino ad ottenere un panetto omogeneo e compatto. Continuate quindi a lavorarlo su di un piano da lavoro per amalgamarlo per bene. Lasciatelo riposare in frigo, avvolto da una pellicola per circa 30 minuti.
Passate quindi alla preparazione dell’impasto per il ripieno: cuocete in una pentola il grano, con il latte e il burro sino ad ottenerne una crema densa e risoluta. A parte, in una boule, lavorate le 6 uova intere con lo zucchero quasi a volerne ottenere una sorta di zabaione; unitevi quindi la ricotta, l’impasto cremoso col grano, quindi la fiala di mille fiori. Rimestate costantemente sino a quando il tutto sarà ben amalgamato e tenetelo da parte.

A questo punto imburratevi gli stampi e passateli con della farina sin sopra il bordo, vi aiuterà a che la pasta frolla e l’impasto non vi si attacchino; ricordatevi infatti che durante la cottura in forno il volume del ripieno della vostra Pastiera tenderà comunque a gonfiarsi leggermente.
Stendete quindi la pasta frolla con il matterello, sottile ma non troppo – dovrà comunque contenere un impasto bello consistente, ndr -, adagiate la sfoglia nello stampo e sistematela per bene con le mani facendo attenzione a non bucarla; versatevi l’impasto lasciando almeno mezzo centimetro dal bordo alto. Con la stessa frolla formate dunque delle strisce di pasta da congiungere a rombi come decorazione sopra la Pastiera. Mettete in forno caldo a 180° per almeno un’ora e controllate attentamente la cottura; una volta ultimata, spegnete il forno e lasciate tutto lì dov’è. Mai avere fretta di mangiarla.
___________________________________
Ho letto spesso qua e là di abbinamenti abbastanza fantasiosi, per non dire ‘forzati’. La Pastiera è un dolce particolarmente ricco, calorico, profumatissimo, dolce. Vi sono addirittura versioni, ancor più tradizionali di questa di Lilly, arricchite con canditi o ad esempio con lo strutto anziché il burro negli ingredienti. Ecco, non sarebbe male, per non dire meglio quindi, accostare a tanta sovrabbondanza un po’ di leggerezza; dolce certo, ma meno prorompente, definitivo di un vino liquoroso o da meditazione. Ci stanno bene anche vini da ‘vendemmia tardiva’, ‘muffati’ o passiti purché poco alcolici e con un residuo zuccherino contenuto, magari con anche delle bolle, per non appesantirne l’accostamento, la beva. Non dimenticate tra l’altro che questo dolce, il più delle volte arriva in tavola al termine di un pasto già di per sé ricco e abbondante. (A.D.)
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27 marzo 2013
Tortano o Casatiello? Le uova messe là sopra fanno la differenza, si sa, ma io preferisco rimanere nella convinzione che il Casatiello è la celebrazione della Pasqua in tavola per tradizione, mentre il Tortano, che le uova – sode e sgusciate – le tiene dentro, un richiamo succulento buono tutto l’anno!

Ingredienti per 6/8 persone:
Companatico:
-
200gr salame Napoli a cubetti
-
4 uova sode (da sgusciare e tagliuzzare quando fredde)
-
200gr mortadella Bologna a cubetti
-
200gr di ciccioli (se non li amate, sostituiteli con del prosciutto cotto) a cubetti
-
300gr provolone frammisto dolce e piccante
-
100gr pecorino romano a cubetti
Mettete tutta l’acqua tiepida in una boule abbastanza capace e scioglietevi il lievito con mezzo cucchiaino di zucchero e due cucchiai di olio extravergine di oliva. Aggiungete lentamente tutta la farina ed il sale (tre cucchiaini da caffé) ed impastate con efficacia. Una volta ottenuto il panetto portatelo su di un piano da lavoro e maneggiatelo energicamente. Dopodiché, con le mani, spianatelo per bene al suo centro, senza stenderlo troppo mi raccomando, ed unitevi in successione due cucchiai di sugna, tanto pepe macinato fresco ed un po’ alla volta tutto il ‘companatico’ ben mischiato. Riunite quindi tutto l’impasto, ben amalgamato, e lasciatelo riposare per almeno un paio d’ore o sino a quando il suo volume non sarà almeno il doppio.

Al momento di passarlo alla cottura ponete l’impasto in una teglia da forno di forma circolare (di quelle classiche per una ciambella, per intenderci) e mettete in forno già caldo a 180° per circa 50 minuti. Ricordate che con un forno ‘ventilato’ la cottura è certamente più veloce e definita con almeno 10 minuti di anticipo. E’ Pasqua, ma come anticipato potrebbe esserlo tutto l’anno!
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2 febbraio 2013
Fare la pasta mi rasserena ed è più semplice e veloce di quanto si possa pensare; inutile sottolineare l’utilità di una buona macchina per la pasta, per ottenere magari un formato trafilato per bene, alla perfezione, ma con un po’ di attenzione e pazienza se ne potrebbe addirittura fare a meno.

Per queste tagliatelle, giuste per 4 ma anche 6 persone, bastano 300 gr di Farina “00”, 3 uova intere e 2 cucchiai di un buon olio extravergine d’oliva. Lavorate a mano tutti gli ingredienti in boule e lasciate riposare l’impasto per almeno una mezz’ora prima di stenderlo e tagliarlo. Di sovente amo proporle con un classico sugo alla bolognese, sembra che funzioni.
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1 febbraio 2013

Ingredienti per 2 persone:
- 3 patate grandi (grattugiate a crudo)
-
del burro
-
pepe
-
sale
Se preferite potreste arricchirlo con cipolla e/o della pancetta a cubetti.
Röschti, Roesti. E’ molto semplice da preparare, basta pelare e grattugiare a scaglie le patate in modo da ottenere una sorta di julienne molto sottile. Fate poi sciogliere in una padella antiaderente un po’ di burro e versatevi tutte le patate; se previsto, mischiatevi prima la cipolla, tagliata altrettanto finemente e la pancetta. Sopra tutto del pepe macinato fresco e giusto un pizzico di sale.
Fate cuocere a fuoco lento – sarà l’amido contenuto nelle patate a “legare” il tutto -, spostando ogni tanto la padella muovendola come di solito fate per una frittata. Non appena il bordo della tortina inizia a dorarsi, vuol dire che la parte sotto è bella cotta, quindi giratela, con molta attenzione, proprio come fareste con una frittata aiutandovi magari con un coperchio o un piatto. Lasciate quindi rosolare anche l’altra parte ed il vostro Röschti è fatto. E’ buono da mangiare anche da solo, come merenda ad esempio, ma vale anche come un buon contorno ai classici secondi alla brace. La tradizione svizzera invece lo propone generalmente come un piatto da colazione.
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9 gennaio 2013
La formula della felicità è molto semplice: versate l’acqua tiepida in una boule, scioglietevi il lievito, aggiungetevi un cucchiaino di zucchero, due cucchiai di olio extravergine d’oliva e, lentamente, tutta la farina con una manciata di sale; lavorate sino a che l’impasto non avrà assorbito tutta l’acqua. Trasferitelo quindi su un piano da lavoro ed impastate energicamente. Lasciate riposare l’impasto, ben coccolato, al calduccio, per tre ore almeno.

Quando è il momento tagliatevi i panetti necessari e stendeteli per bene nei “ruoti” (teglie) precedentemente passati con dell’olio. Condite a piacimento le pizze e mettetele di volta in volta in forno caldo a 200°. I tempi di cottura variano naturalmente da pizza a pizza ma vi basterà uno sguardo per capire quando è il momento di tirarle via dal forno.
Ingredienti per 4/6 persone:
- 1,5 kg di farina 00
- 90 cl di acqua
- 2 lieviti (ne basterà 1 e mezzo)
- Olio extravergine d’oliva
- 1 cucchiaino di zucchero
- Sale e pepe q.b

Per la pizza nel ruoto all’olio e pomodoro
- 250 gr conserva pomodorini Datterini
- da berci su uno o due freschi calici di Asprinio d’Aversa¤.

Per la pizza con patate, provola e cipolla rossa di Tropea
- 3 patate di media grandezza
- 1 cipolla rossa di Tropea
- provoletta di Agerola affumicata
- un rametto di rosmarino
- da berci su un delizioso calice di vino rosato, magari spumante¤.

Per la pizza coi peperoni
- 150 gr pomodori pelati
- 2 peperoni rossi, 2 gialli arrostiti e spellati
- 250 gr mozzarella (asciugata in frigo)
- 100 gr di olive nere denocciolate
- ci sta bene un aglianico del Vulture¤, ma anche il Gioviano¤.
Solo in questo caso suggeriamo di aggiungere la mozzarella, tagliata grossolanamente, solo poco prima che termini la cottura della pizza così che rilasci pochi liquidi e risultare filante.
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19 dicembre 2012
E’ un dolce buono e veloce da preparare, il nostro Ottovolante con cui ripartire alla grande ogni mattina a colazione. Per tutti, più semplicemente, è una classica “Torta zebrata” ma quella di Lilly, si sa, non è una qualunque.

Ingredienti:
- 300 gr farina 00
-
4 uova intere
-
250 gr zucchero
-
200 ml olio di semi di girasole
-
250 ml latte intero
-
1 lievito per dolci
-
3 cucchiai di cacao in polvere
-
burro (per imburrare lo stampo)
-
vanillina
Potreste tranquillamente utilizzare una classica “frusta” a mano per mescolare tutti gli ingredienti ma per rendere il lavoro più agevole e veloce è preferibile attrezzarsi con uno sbattitore elettrico, anche perché così l’impasto risulterà meglio amalgamato e fluido, per questa ricetta essenziale più che mai.

Preparazione: mettete in una boule le uova, lo zucchero, la vanillina e lavorate con lo sbattitore a velocità costante, basteranno 2 – 3 minuti. Quando l’impasto è montato, continuando a lavorarlo, unitevi l’olio di semi, poi la farina, quindi il latte, infine il lievito. Serviranno a questo punto ancora 1 o 2 minuti per finire di amalgamare per bene il tutto.

Provvedete a questo punto a separare in una seconda boule metà dell’impasto; in una delle due aggiungetevi il cacao e mescolate per bene sino a renderlo scuro e ben fluido. Frattanto imburrate lo stampo scelto e cimentatevi nel comporre il vostro Ottovolante versandovi, alternandoli a strati (come seconda nelle foto), tutto l’impasto chiaro e scuro. Portate il forno a 180° e infornate per circa 30 minuti.
L’effetto che otterrete è proprio questo qui: un Ottovolante con cui partire alla grande a colazione ed una torta buona, soffice e… zebrata!
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7 dicembre 2012
Pochi ingredienti per una ricetta veloce e di gran gusto. Indimenticato come piatto unico che servivamo un tempo in enoteca, ci piaceva talvolta accompagnarlo con della fonduta di Bufala o con una vellutata di patate. Ma così è già tanta roba!

Ingredienti per 6 porzioni:
Per la besciamella
-
500 ml di latte
-
50 gr farina
-
30 gr burro
-
Noce moscata
-
Sale

Mondate e lavate per bene gli spinaci, sbollentateli in una pentola senza acqua ne olio. Una volta cotti, lasciateli intiepidire, poi strizzateli per bene per eliminare l’acqua di cottura in eccesso e passateli al coltello tagliandoli grossolanamente.
Preparate frattanto la besciamella: mettete in una pentola il burro, non appena sciolto unitevi la farina e, lavorando di frusta, fate amalgamare; aggiungeteci allora il latte ben caldo lavorando continuamente con la frusta sino a che la besciamella non diventi ben densa. Grattugiatevi sopra della noce moscata ed aggiustate di sale. Lasciate intiepidire per qualche minuto.
Mettete gli spinaci in una boule, salate e pepate, unitevi il Parmigiano, tutta la besciamella e, uno alla volta, le tre uova. Lavorate il tutto per bene sino ad ottenere un composto ben omogeneo. Suddividete la quantità di impasto per un numero sufficiente di stampini, imburrati e passati con del pane grattugiato. Infornate a 180° per circa 40 minuti.
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21 novembre 2012
Cadeva il 13 novembre 2009 la messa on line dei primi post qui su L’Arcante. Il 4 è stato il compleanno di Lilly, oggi 21 novembre il mio. Insomma, questo mese ci sono ricorrenze cui far fronte. Così eccovi una bella torta di compleanno, “very easy to do” ma molto, molto… buonissima!

Ingredienti:
In una boule, aiutandovi con una frusta, lavorate le 3 uova intere con lo zucchero ed il pizzico di sale; unitevi quindi 3 cucchiai di Nutella®, tutto il latte, la farina ed il lievito. Continuate a rimestare sino ad ottenere un impasto uniforme e senza grumi. Imburrate e passate di farina lo stampo che avete scelto e versatevi l’impasto. Mettete in forno caldo e cuocete a 180° per 30 minuti.
Una volta cotta, lasciatela raffreddare; frattanto, in un’altra boule montatevi la panna. Se l’impasto è cresciuto tanto in cottura (come nel nostro caso), potete optare anche per una torta con doppia farcitura; comunque 2 cucchiai di Nutella® ancora dovrebbero bastare. Tagliate quindi la torta per due volte in orizzontale ottenendo così tre strati alti circa 1 cm di cui due da farcire prima con la panna e poi con la Nutella®. Coprite il tutto con ancora uno strano sottile di panna e, aiutandovi con un sac à poche, con qualche fiocco qua e la. Le briciole che vi rimangono tagliando la torta non buttatele via, usatele come decorazione spolverizzandole sopra, otterrete un ottimo effetto visivo, altrimenti potreste pensare a delle scaglie finissime di cioccolato fondente.
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15 novembre 2012
Se son buone, le patate, diverranno Panzarotti sensazionali. L’autunno è dietro la porta, certe ricette, senza tempo, tornano in auge non appena le stagioni prendono il verso giusto. E’ facile farne uno stuzzichino, o un piccolo antipasto, se non un pasto vero e proprio. Dategli voi la forma e la consistenza che preferite, ma fateli così. Fidatevi!

Ingredienti:
- 500 gr patate
- 1 tuorlo d’uovo
- 100 gr Mozzarella
- 80 gr Mortadella (se vi piace)
- Olio di semi di girasole (per la frittura)
- 80 gr Parmigiano Reggiano
- Sale e pepe
- Prezzemolo
Per la panatura:
- 2 uova intere sbattute
- farina
- pan grattato
Mettete a bollire le patate in una pentola piuttosto capace. Frattanto preparatevi tutti gli ingredienti di base: tagliuzzate finemente il prezzemolo, a tocchetti piccoli la mozzarella e, se vi piace, la mortadella; quindi il tuorlo d’uovo.

Una volta cotte, lasciate intiepidire le patate, sbucciatele e passatele in uno schiacciapatate. Salate e pepate a piacimento, unitevi poi il tuorlo d’uovo, il Parmigiano Reggiano grattugiato grossolanamente, il prezzemolo, la mozzarella e la mortadella. Mischiate per bene e fatene Panzarotti della forma e grandezza che preferite (non troppo grandi però) secondo anche di come avete idea di servirli. Lasciateli riposare mezz’ora in frigo.
Preparatevi adesso l’occorrente per la panatura. In una boule versatevi la farina, in un’altra il pan grattato, in un piatto fondo le due uova sbattute. Portate nel frattempo a temperatura l’olio per la frittura e tirate fuori dal frigo i Panzarotti. Passateli con cura nella farina, poi nell’uovo sbattuto – salato il giusto – e, infine, nel pan grattato. Figgetene pochi per volta, rinnovando se necessario l’olio di semi. Basteranno pochi minuti per lato. Portateli pure in tavola ancora caldi.
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11 novembre 2012
Qualcosa per cui perdere la testa senza doverci perdere la testa. Ecco che, nel raccontarvi l’ultima ricetta di Lilly, potremmo partire da questo assunto: hai fame? Mo’ ti aggiusto io per le feste…

Ingredienti:
- 300 gr di farina 00
- 1 bicchiere di acqua tiepida
- 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 500 gr spinaci a foglie
- 2 patate di media grandezza
- 100 gr prosciutto crudo
- 200 gr di funghi champignon
- 100 gr Taleggio Dop
- sale e pepe macinato fresco
- 1 uovo per spennellare

Preparate l’impasto: formate una “fontana” con tutta la farina, unitevi tutto il bicchiere d’acqua tiepida, un pizzico abbondante di sale e i tre cucchiai di olio extravergine d’oliva; impastate energicamente sino ad ottenere un impasto omogeneo. Lasciate riposare più o meno mezz’ora.
Per la farcia: frattanto preparatevi tutti gli altri ingredienti necessari per la farcia. Lavate accuratamente gli spinaci, lasciandoli così come sono a foglie; pelate e tagliate a fette larghe e sottili le due patate, poi i funghi champignon, che se crudi renderanno ancora più appetito lo Strudel. Il Taleggio andrà tagliato grossolanamente mentre le fette di prosciutto verranno riposte nel ripieno per ultime.

A questo punto stendete l’impasto con un matterello cercando di ottenere una forma quanto più verticale possibile, di forma però rettangolare. Lasciandovi un giusto spazio lungo tutto il centro, fate dei tagli trasversali verso l’esterno lungo ambo i lati del foglio di pasta disteso. Poneteci al centro gli spinaci, quindi le patate affettate, i funghi, sale e pepe a piacimento, il Taleggio e, in ultimo, le fette di prosciutto. Ricomponete per bene la farcia e lentamente chiudete lo Strudel come se voleste intrecciarlo: dall’alto in basso, da sinistra a destra.
Una volta intrecciato per bene, sbattete l’uovo e spennellatene la superficie per lucidarla. Mettete in forno in una teglia – meglio se su carta da forno -, a 200° per quaranta minuti. Quanto tempo pensate occorra invece perché finisca?
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7 novembre 2012
Il sugo di pomodoro fresco al basilico, nella sua semplicità, è qualcosa per cui vale veramente la pena perdere la testa, tutto l’anno. E che ti offre la possibilità di fare tanti accostamenti vincenti in tavola, come con questo delizioso Calzone agli spinaci di Lilly. Il primo freddo si affaccia timidamente, diciamo pure che c’è e non c’è, quindi, fino a che si può, godiamoci ancora gli ultimi scampoli della bella stagione anche a tavola.

Ingredienti per 4 persone:
- 250 gr di farina 00
- 50 gr di semola
- 3 uova
- 200 gr ricotta
- 400 gr spinaci a foglie
- 200 gr pomodorini
- olio extravergine di oliva
- basilico
- sale e pepe macinato fresco
Preparate i Calzoni: formate una “fontana” con entrambe le farine, unitevi le uova per intero, un cucchiaio di olio extravergine ed impastate energicamente sino ad ottenere un impasto omogeneo. Lasciate riposare almeno un’ora. Successivamente, stendete l’impasto con un matterello, formate quindi dei dischi di pasta aiutandovi con un coppapasta. Per le quantità indicate negli ingredienti dovreste ottenere almeno una quarantina di dischi, che ripieni e chiusi – ponete attenzione nel lavorare per bene la chiusura dei bordi dei Calzoni – vi daranno una quantità più che sufficiente per 4 persone. Bis compreso!
Il ripieno: a questo punto lavate per bene gli spinaci, bolliteli in abbondante acqua non salata per qualche minuto e, dopo averli scolati e lasciati raffreddare, tagliuzzateli finemente; mettete tutta la ricotta in una boule d’acciaio e lavoratela per bene aiutandovi con una forchetta unendovi del pepe macinato fresco e, naturalmente, gli spinaci.
Il sugo: in una padella antiaderente versatevi dell’olio extravergine d’oliva e uno spicchio d’aglio intero. Lasciate soffriggere per qualche istante, unitevi quindi i pomodorini. Lasciate cuocere per qualche minuto.
In una pentola capace portate ad ebollizione dell’abbondante acqua salata, buttatevi i Calzoni: basteranno pochi minuti di cottura, non appena infatti questi galleggeranno sarà il segnale che sono pronti per essere scolati. Alzateli con un mestolo e portateli direttamente nella padella con il sugo; mantecate per bene unendo a piacere del basilico. Portateli in tavola ancora fumanti, a chi piace, con del Parmigiano da grattuggiare.
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27 ottobre 2012
Domenica scorsa ci siamo regalati una passeggiata in campagna e la bella giornata ci ha spinto sino a Telese, alla tavola di Giuseppe Iannotti al Kresios. Tra le varie cose saggiate, nella sua apparente semplicità, è la “Pasta al Burro” a meritarsi particolare attenzione. Eccovi la ricetta.

Per la Pasta all’uovo
-
395 gr di farina 00
-
2 uova intere
-
4 tuorli
Come si fa: mettete su un piano da lavoro tutta la farina a mo’ di fontanella e aggiungetevi le uova e i tuorli. Mescolate tutti gli ingredienti fino a quando l’impasto diventa liscio ed omogeneo; lasciate quindi riposare per 1 ora almeno.

Per la farcia
Come si fa: spiumate la Faraona e toglieteci le interiora, inserire all’interno l’aglio, il limone, il rosmarino. Cuocetela allo spiedo per 2 ore spennellandola, di tanto in tanto, con olio ed aceto. Una volta cotta, disossatela e con gli ossi realizzate un fondo bruno. La farcia viene realizzata all’interno del bicchiere del Pacojet: con il coltello per il fresco inserite tutte le parti anatomiche della faraona, comprese la pelle croccante e, nel caso in cui il composto risulti troppo asciutto, stemperate con un po’ di panna fresca.

Per la salsa
Come si fa: in una padella sciogliere il burro demi sel de Baratte e aggiungere la creme fraiche; una volta che raggiunge la temperatura di 50° aggiungere il parmigiano e mescolare fin quando la salsa non diventa liscia.
Preparazione del piatto: stendere la pasta con spessore di circa 2 mm, ritagliare dei quadrati di lato di circa 5 cm e porre al loro centro la farcia con l’aiuto di un sàc-a-poche. Chiudere, quindi, formando dei fagottini. Calare i fagottini in una pentola con abbondante acqua bollente, aspettare che essi emergano in superficie, scolarli ed in seguito saltarli in padella con un cucchiaio di fondo di faraona. Stendere sul fondo di un piatto un cucchiaio di salsa ed adagiarvi sopra i fagottini.
Giuseppe Iannotti è, per la Guida ai Ristoranti d’Italia 2013 de L’Espresso, il “Giovane emergente dell’anno” (qui).
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10 ottobre 2012
Carmine Mazza, il giovane Poeta Vesuviano ha voluto consegnarci questo piccolo boccone di mare e terra; un piatto molto facile da ripetere anche in casa, stuzzicante e saporito sia come antipasto che come secondo.

Ingredienti:
- 1 Pescatrice da 1 kg
- 1 melanzana lunga
- 8 fettine di guanciale
- 4 foglie di basilico
- 1 ciuffetto di menta o basilico per decorare
- 200 g di pomodorini del piennolo
- origano q.b.
- 1 spicchio d’aglio
- 200 gr di latte
- 200 gr di Caciocavallo del Cilento (Futani)
- 20 gr di burro
- Alici sott’olio di Cetara
- 10 gr di capperi
- 1 cipollotto piccolo
- Olio extravergine di oliva
- Sale
Preparazione: lavate accuratamente e sfilettate la Pescatrice ricavandone 2 filetti; tagliateli e pareggiateli per metà cosi da avere 4 porzioni di pesce di circa 125gr cadauna. Poi, tagliate la melanzana per il lungo e friggete le fette in abbondante olio extravergine d’oliva; asciugatele su della carta assorbente, sovrapponetene due/tre fette e salate. Avvolgete i filetti di Pescatrice prima con le fettine di guanciale, unendovi del basilico, poi con quelle di melanzane. Mettete tutto in forno a 180 gradi per 12 minuti.
A parte, tagliate i pomodorini del Piennolo in 4 parti e conditeli con sale, olio, origano e uno spicchio d’aglio schiacciato; lasciateli in forno a 180 gradi per 6 minuti.
Frattanto, in un pentolino a parte versate del latte, il burro e il caciocavallo tagliato a pezzetti piccoli, cuocete il tutto a bagnomaria sino ad ottenere una crema senza grumi. Sgocciolate quindi dei filetti di alici, tritateli finemente insieme ai capperi e al cipollotto e, in una boule, emulsionateli con dell’olio extra vergine d’oliva.
Prima di andare in tavola, stendete “a specchio”, sul fondo del piatto, il cremoso al Caciocavallo di Futani, ponetevi al centro il fagotto di Pescatrice e melanzana, con sopra i pomodori del Piennolo confit finendo poi il piatto con l’emulsione di olio, alici di Cetara, capperi e cipollotto.
Carmine Mazza, Il Poeta Vesuviano, sta a Torre del Greco.
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7 ottobre 2012
Una bella ricetta del nostro Andrea Migliaccio per un piatto sicuramente fuori dai soliti schemi, sopra le righe ma che vale veramente la pena provare.

Ingredienti:
- 1 Triglia di 100/120 gr circa
- 80 gr di ricotta affumicata
- 20 gr di ricotta vaccina
- 30 gr di olive taggiasche denocciolate
- 100 gr di fior di cavolfiori
- 1 stecca di vaniglia
- 100 gr di broccoli calabresi
- 10 gocce di olio aromatizzato con Tartufo nero
- Tartufo nero di Bagnoli Irpino a lamelle q.b.
- 4 petali di pomodoro San Marzano confit
Preparazione: pulite e diliscate la triglia, salate ed aggiustatela con del pepe. Farcitela con la ricotta opportunamente miscelata e le olive taggiasche denocciolate. Mettetela in forno a 160° per circa 4 minuti.
A parte, prima di infornare la triglia, preparate le due creme partendo dalla cottura in acqua salata bollente dei cavolfiori e dei broccoli. Una volta tiepidi, frullateli, separatamente, lavorandoli sino alla giusta consistenza. Aromatizzate quindi la crema di cavolfiore con la vaniglia, aggiungete invece a quella di broccoli le gocce di olio al tartufo.
Preparate infine i pomodori confit: sbollentate per intero un pomodoro San Marzano, una volta freddo, spellatelo, conditelo con poco olio extavergine di oliva, dell’aglio e del timo e tenetelo in una teglia in forno a 85° per circa 1 ora. Tutto è pronto, componete il piatto e portatelo in tavola possibilmente come nella foto.
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4 agosto 2012
Non è un piatto qualunque, è il Risotto con nervetti di vitella, scampi e liquirizia di Annie Féolde e Italo Bassi dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze.

C’è dentro equilibrio e sapienza, il mare e la terra, v’è soave dolcezza e puntuta speziatura, delicata consistenza e al tempo stesso leggerezza, profumi antichi e nuovi riveduti con esecuzione magistrale di un piatto border line tra tradizione e creatività.
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11 marzo 2012

Ingredienti:
Preparazione: riscaldate a parte il latte e nel frattempo, in una boule di acciaio, con una frusta lavorate il burro con lo zucchero e le due uova intere; aggiungetevi adesso il latte tiepido, quindi la farina ed il pizzico di sale, infine la bustina di lievito, continuando a rimestare energicamente sino ad ottenere un impasto denso ed omogeneo.
Riempite i pirottini con un cucchiaio abbondante di impasto – vanno bene anche degli stampi classici in alluminio, purché imburrati e infarinati per bene -, ponetevi al centro un cucchiaino della farcia desiderata, della marmellata di albicocche o del cioccolato in gocce per esempio, quindi ricoprite con un altro cucchiaio di impasto e così via. Lasciate riposare qualche minuto e mettete poi in forno già caldo a 180° per circa 20 minuti.
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4 marzo 2012

Ingredienti:
-
4 uova
-
300gr farina “00”
-
100gr frumina (farina di frumento)
-
250gr yogurt bianco dolce
-
250gr zucchero
-
un pizzico di sale
-
100gr di cioccolato a gocce
-
150ml olio di semi di girasole
-
1 bustina di lievito per dolci
-
zucchero al velo
In una boule d’acciaio apritevi le quattro uova intere, unitevi lo zucchero, il pizzico di sale e rimestate energicamente sino ad ottenere un composto ben amalgamato, quasi spumoso. Aggiungete a questo punto, lentamente e continuando a rimestare, tutti gli altri ingredienti: l’olio di semi, lo yogurt bianco, entrambe le farine. Solo in ultimo la bustina di lievito ed infine le gocce di cioccolato.
Versate l’impasto in uno stampo per ciambella, opportunamente imburrato e infarinato. Portate il forno a 180° – deve essere ben caldo -, quindi infornate. Per una cottura ottimale serviranno circa 40 minuti. Appena un paio di giri di lancette d’orologio invece per vederlo sparire dalla tavola!
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18 febbraio 2012
Marianna Vitale ha pensato questo piatto come un divertente assemblaggio di “quel che resta del pomidoro” durante il periodo invernale, in tutte le sue forme di “conserva”: pomodoro secco, pomodorino del piennolo, marmellata di pomodoro e “sotto spirito”. Riproposto poi in 5 momenti della giornata, con il pomodoro che ci accompagna dalla colazione al dolce di fine giornata. Bene, l’intuizione è geniale, disarmante come il talento e la sua capacità di colpire ancora una volta nel segno (A. D.).

Ingredienti per 4 persone:
- A colazione, buongiorno pomodoro.
- 100 g di yogurt
- 10 g di riso soffiato
- 50 g di marmellata di pomodoro (350 g pomodoro, 250 g di zucchero, ½ limone)
- 4 cialdine alle noci (20g burro, 20 g albumi, 20 g noci tritate, 20 g farina, sale q.b. – amalgamare gli ingredienti, stenderli su un silpat e infornare per 10 min a 170°)
Come si fa: adagiare al centro della coppetta 1 cucchiaio di yogurt, 1 cucchiaino di marmellata e completare con la cialda croccante e il riso soffiato.

- A pranzo, crostone di caprese invernale.
- 8 fette di pane cotto a forno a legna
- 150 g di mozzarella di bufala
- 100 g di pomodorini del Vesuvio
- 25 g di pesto di basilico
Come si fa: tagliare il pane in forma rotonda, farcire di mozzarella e piastrarlo finchè non risulta dorato. Completare con i pomodori già conditi e un velo di pesto.
- L’aperitivo, Bloody Mary di pomodoro secco.
- 1 cucchiaio di acqua di ammollo di pomodori secchi
- 4 gocce di tabasco
- 1 cucchiaio di salsa di pomodoro
- 8 gocce di Worchester sauce
- Pepe q.b.
- 6 cucchiaini di vodka
- 4 gambi di sedano
Come si fa: unire il pepe, il tabasco, la salsa Worchester, la salsa di pomodoro, l’acqua di pomodoro secco ed infine la vodka. Completalo con il gambo di sedano.

- Cena, finalmente a casa.
- 4 uova di quaglia
- 300 g di pomodoro San Marzano
- 4 polpettine di vitello
- 1 spicchio d’aglio
- 1 limone
- Sale, pepe e olio q.b.
Come si fa: soffriggere l’aglio e cuocere la passata di pomodoro per almeno 15 minuti. Friggere leggermente le polpettine e preparare le piccole uova a “occhio di bue”. Assemblare e completare il piatto con una grattugiata di buccia di limone.

- Infine il dolce, gelato di concentrato di pomodoro.
- 100 g di gelato di conserva (140g di concentrato di pomodoro, 140 g di latte, 60 g di latte condensato, 20 g di zucchero, 3 tuorli)
- 50 g di panna acida (panna fresca e succo di limone)
- 40 g di “Succedaneo di caviale” (uova di capelin)
Come si fa: disporre su di un piattino il caviale, il gelato e un ciuffo di panna.
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28 gennaio 2012
E’ notorio che per fare dei “supplì al telefono” come si deve ci vuole un po’ di tempo ed una certa dimestichezza ai fornelli (una perfetta tostatura del riso, ad esempio, non è proprio da tutti); così, tanto per farla breve, “agevoliamo” qualche passaggio, senza però nulla togliere alla bontà del risultato finale. Provare per credere! (Lilly Avallone)

Ingredienti per 8/10 Supplì
Per la preparazione del riso
-
250 gr riso
-
500 gr passato di pomodoro
-
200 gr carne macinata
-
500 gr mozzarella di Bufala (asciugata)
-
50 gr Parmigiano Reggiano
-
1 cipolla
-
1 carota
-
olio extravergine di oliva
- sale, pepe macinato fresco
-
basilico fresco
-
1 bicchiere di vino bianco
Per l’impanatura e la frittura
-
2 uova intere
-
farina “00”
-
pane grattuggiato
- 1 litro di olio di semi di girasole
Preparazione. Il sugo lo avete fatto magari la domenica e ve lo ritrovate ancora il lunedì. Se no, rosolate la carne macinata con un filo d’olio extravergine di oliva, mezza cipolla affettata e una carota grattugiata. Sfumando magari con un poco di vino bianco. Unitevi il passato di pomodoro e poi le foglie di basilico; lasciate cuocere per un’ora. In una pentola a parte bollite il riso in abbondante acqua salata. Scolatelo al dente e conditelo con il sugo, il Parmigiano e il pepe macinato fresco. E lasciate raffreddare.

Quando è il momento, in una padella alta e capiente, portate a temperatura l’olio di semi di girasole per la frittura. Frattanto sbattete le uova aggiustando con un pizzico di sale e tagliate la mozzarella a cubetti grossolani; preparate poi due ciotole, una con la farina e l’altra con il pane grattugiato; con le uova serviranno per una impanatura impeccabile.
A questo punto riprendete il riso e lavorandolo con le mani formate delle “palle” di media grandezza, come nella foto, aggiungendo nel centro di ognuna, prima di rifinirle, due-tre cubetti di mozzarella. Passatele quindi prima nella farina, poi nell’uovo ed infine nel pane grattugiato. Dedicatevi quindi alla frittura: che non sia troppo prolungata ma ben dorata. Prima di servire i vostri supplì in tavola, ricordatevi di posarli per qualche istante su della carta assorbente. Buon appetito!
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8 gennaio 2012
Un modo fresco e vivace per mangiare zucchine, funghi e… altro! Un pasto completo, un lunch veloce o un contorno diverso. Tant’è che Lilly ci consegna una sua nuova preparazione che saggiata così, su due piedi, mi è sembrata assai appetitosa tanto da volervela raccontare… (A.D.)

Ingredienti:
-
1 confezione di pasta sfoglia
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2 uova intere
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250 ml di panna da cucina
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200 gr di funghi champignon
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150 gr di zucchine
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100 gr di patate
-
50 gr di Parmigiano Reggiano
-
3 fette di formaggio filante (meglio dolce)
-
Olio extravergine d’oliva
-
Sale, pepe macinato fresco
Preparazione: mondate e lavate con cura i funghi, le zucchine, le patate. Dopo averli tagliati grossolanamente, stufate i funghi per qualche minuto aggiustando di sale. Aiutandovi con una grattugia invece, tagliuzzate a scaglie grosse le zucchine e le patate. Rosolatele quindi sul fuoco, in una padella antiaderente, con un filo d’olio extravergine e un pizzico di sale; giusto pochi minuti. Così facendo eliminerete dagli ingredienti l’acqua in eccesso senza perdere però le sane proprietà nutritive. Lasciate raffreddare.

Frattanto stendete in una teglia, su carta da forno, la pasta sfoglia; mentre in una scodella unite i funghi, le zucchine e le patate con tutta la panna, abbondante Parmigiano e una manciata di pepe macinato fresco; salate il tutto e dopo aver aggiunto 1 uovo per intero (l’altro, sbattuto, servirà per spennellare la sfoglia una volta chiusa) rimestate con cura sino ad ottenere un composto abbastanza omogeneo.
Versate il tutto nella teglia, e completate con le tre fette di formaggio filante; coprite quindi unendo sufficientemente i quattro lati della sfoglia. Spennellate e lasciate cuocere in forno già caldo a 200° per 30 minuti. Lasciate intiepidire prima di portarla in tavola; anzi, così com’è questo pasticcio risulta ancor più saporito se mangiato una o due ore dopo averlo sfornato. Se necessario riscaldandolo un poco.
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22 novembre 2011
Capita che ingredienti semplici rendano meravigliose certe preparazioni, basta dedicarci il tempo necessario. Gli scampi? Beh, non sono poi così costosi, o almeno cari più di qualsiasi altra cosa si possa pensare di mettere in tavola al proprio compleanno! (A. D.)

Ingredienti per 4 persone:
- 250 gr di farina 00
- 125 gr acqua
- 200 gr ricotta
- 800 gr scampi
- 200 gr pomodorini
- prezzemolo
- olio extravergine di oliva
- la buccia grattugiata di 1 limone
- 1 bicchiere di vino bianco
- sale e pepe macinato fresco

I Ravioli: sistemate “a fontana” tutta la farina, unitevi l’acqua e impastate energicamente sino ad ottenere un panetto omogeneo e senza grumi. Lasciate riposare per qualche minuto. Successivamente stendete l’impasto con un matterello, formate quindi dei dischi di pasta aiutandovi con un coppapasta. Per le quantità di acqua e farina indicate negli ingredienti dovreste ottenere almeno una quarantina di dischi, che ripieni e sovrapposti vi daranno quindi venti ravioli. Preoccupatevi di chiudere bene i bordi dei ravioli prima di “limarli” con la rotella tagliapasta.

Il ripieno: mettete la ricotta in una boule d’acciaio e lavoratela per bene aiutandovi con una forchetta. Unitevi del pepe macinato fresco e la buccia grattugiata di limone: donerà freschezza al ripieno. Infine dei pezzettini di scampi.

Il sugo: in una padella antiaderente versatevi dell’olio extravergine d’oliva e uno spicchio d’aglio intero. Lasciate soffriggere per qualche istante, unitevi quindi gli scampi e coprite; sfumate col vino e lasciate cuocere per 10 minuti. Solo a fine cottura, aggiungete i pomodorini: doneranno vivacità al sugo senza coprire il sapore degli scampi. Di questi ultimi, ricordatevi di tirarne via quattro o cinque che vi serviranno per il ripieno dei ravioli.
Nota bene: questa ricetta prevede che gli scampi, successivamente alla cottura, siano debitamente sgusciati prima di saltare il sugo con i ravioli; conservate magari delle teste solo per decorare il piatto (come nella foto). Una buona procedura richiede anche che le carcasse degli scampi vengano passate in uno schiacciapatate per estrarne quanto più sugo possibile.
Così in una pentola molto capace portate ad ebollizione abbondante acqua già debitamente salata, e buttateci i ravioli: basteranno pochi minuti di cottura, non appena infatti questi galleggeranno sarà il segnale che sono pronti per essere scolati. Alzateli con un mestolo e portateli direttamente nella padella con il sugo; mantecate per bene unendo dei ciuffi di prezzemolo e ancora un pizzico di pepe macinato fresco. Portate subito in tavola.
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10 novembre 2011
Siamo in pieno autunno, e non tardano ad arrivarci i primi chiari segnali anche in tavola: la vigna si spoglia del suo frutto prelibato e nell’aria insistono profumi di castagne arrosto e di ragù che sobbolle; ma è anche tempo di primizie di stagione, così vi lascio una ricetta deliziosa per gustare i sempre saporiti carciofi. (Lilly Avallone)

Ingredienti:
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2 fogli di pasta sfoglia
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4 carciofi di media grandezza
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6 fette di prosciutto crudo
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250 ml di panna da cucina
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150 gr parmigiano reggiano grattugiato
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1 uovo
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1 spicchio d’aglio
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olio extravergine di oliva
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prezzemolo
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sale e pepe
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acqua e 1 limone
Preparazione: mondate per bene e lavate i carciofi, tagliateli finemente e teneteli in acqua e limone per mezz’ora circa; successivamente, in una pentola capiente, stufateli con lo spicchio d’aglio, il prezzemolo, poco sale ed abbondante olio extravergine d’oliva. Terminata la cottura, lasciate raffreddare. Mantecateli quindi con la panna e con il parmigiano grattugiato. Frattanto, in una ciotolina sbattete per bene l’uovo. A parte, preparate una teglia, scegliete pure la forma che desiderate ma che sia però con i bordi “bassi”; ponetevi sul fondo un foglio di carta da forno, così un primo strato di pasta sfoglia e tre delle fette di prosciutto crudo. A questo punto versatevi i carciofi disponendoli omogeneamente e, se lo preferite, unitevi anche un pizzico di pepe macinato fresco, non guasterà. Coprite quindi con il prosciutto rimasto e un secondo foglio di pasta sfoglia, assicurandovi che tutti i lati e gli angoli risultino uniti per bene alla sfoglia sottoposta.
Preparate nel frattempo il forno portandolo a 200°. Pennellate la torta salata per bene con l’uovo sbattuto, e intaccatene con pochi tagli la parte superiore (eviterete così che si gonfi). Basterà aspettare trenta minuti di cottura. Lasciate raffreddare e sformatela solo quando sarà ben rassodata, facendo molta attenzione a che non si scomponga. Portatela in tavola come meglio gradite: intera così com’è o già affettata, o ancora a tocchetti; risulta deliziosa come stuzzichino con gli antipasti, o magari come guarnizione al vostro cestino del pane e, perché no!, come contorno a taglieri con formaggi e salumi.
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