Maiori, Costa d’Amalfi bianco Puntacroce 2011

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La mia Campania si conferma una terra straordinaria per il vino, con sorprese che sembrano dietro ogni angolo di posto, ancor più golose ed imperdibili quando lanciate a conquistarsi spazio e memoria nel tempo.

Costa d'Amalfi bianco Punta Croce 2011 Raffaele Palma - foto A. Di Costanzo

Una piacevole sorpresa sembra arrivare da quel cilindro magico di paradiso dei bianchi che è divenuta in così pochi anni la Costa d’Amalfi; Puntacroce pare iscrivere¤ il suo nome a chiare lettere tra quei vini nuovi da non perdere assolutamente di vista nei prossimi anni. Vien fuori da un assemblaggio di falanghina con biancolella, ginestra ed altre varietà locali fenileripolo e pepella, che qualcuno forse già ricorderà grazie ai successi dei ben più noti vini di Andrea Ferraioli e Marisa Cuomo¤ da Furore se non per quelle piccole gemme di Alfonso Arpino¤ e Gaetano Bove¤ da Tramonti.

Azienda Biologica Raffaele Palma, le vigne sul mare

Tra l’altro, il progetto di Raffaele Palma qui a due passi da Maiori, vicino Capo d’orso, sembra essere di quelli solidi e di grande prospettiva vista la serietà degli intenti e l’enorme sforzo economico sostenuto per rifare, praticamente daccapo e in perfetta armonia col paesaggio rurale circostante, tutti quei bellissimi terrazzamenti a secco che stringono, ferrei, a strapiombo sul mare, le splendide vigne e i rigogliosi limoneti condotti secondo agricoltura biologica.

Tant’è che nel bicchiere sorprende e come questo Puntacroce 2011, soprattutto per l’imponente verticalità che lenta si fa poi dolce e mansueta. Bianco davvero particolare, colorito e vivace, disincantato e invitante: al naso richiama immediatamente sentori agrumati di mandarino ed albicocca confettati, ma anche note più alte e fitte come balsami, resine e tarassaco. Il sorso è asciutto e ben indirizzato, stuzzicante, minerale e giustamente sapido con, in ultimo, un piacevolissimo ritorno mandorlato sul finire di bocca. Da bersi potenzialmente a secchiate.

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2 Risposte to “Maiori, Costa d’Amalfi bianco Puntacroce 2011”

  1. Mondelli Francesco Says:

    A canna sempre.A secchiate mi ritorna in mente solo qualche episodio in gioventù con gli amici tedeschi a tracannare birra.Per chi ha investito ,come ad Acciaroli,in questi bellissimi terrazzamenti,credo che abbia diritto alla massima considerazione e rispetto se non altro perché solo Dio sa quando riuscirà a pareggiare i conti visti anche i costi di questa viticoltura che definire eroica sembra quasi riduttivo per i tempi che corrono.Ad ogni buon conto,egoisticamente parlando ,ben vengano queste iniziative che tengono sempre viva l’attenzione di chi,come noi,è sempre alla ricerca di nuovi stimoli per farsi un altro bicchiere.Grazie da Francesco.

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  2. Angelo Di Costanzo Says:

    Ho dato una occhiata alle immagini della nascita di quei terrazzamenti che spero di vivere live quanto prima, davvero suggestive, uno sfrozo meritevole di grande apprezzamento. Il vino poi con una giusta temperatura e l’atmosfera (estiva) azzecata si presta a bevute epocali, con la giusta sensibilità e moderazione. 🙂

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