Il progetto è di più ampio respiro, Maurizio De Simone lo sta portando avanti da un po’ di tempo e su più fronti varietali, così anche Paola Riccio gli ha voluto dare attenzione e seguito.
Alepa¤ come è noto è un piccola realtà dell’alto casertano impegnata soprattutto sul fronte pallagrello bianco e nero e, tra l’altro, da sempre molto attenta alla sostenibilità ed alla espressività naturale delle sue bottiglie. Così ad una agricoltura di estrema sensibilità e qualità si va affiancando un passo ancora più avanti sull’integrità dei vini rinunciando di fatto all’aggiunta dei solfiti. Ecco perchè Privo.
In poche parole il protocollo di lavorazione esclude completamente l’uso di solfitazioni e di metabisolfito di potassio sostituendoli con l’utilizzo di prodotti naturali derivati dai vinaccioli del vino, che hanno notoriamente proprietà antiossidanti e antimicrobiche che, unitamente alle cure di un’attenta pratica enologica soprattutto sotto il profilo della profilassi batterica, hanno consentito di ottenere vini liberi dalle interferenze dei solfiti. Questo cabernet sauvignon è il testimone numero uno ma l’anno venturo seguirà anche il primo pallagrello bianco senza solfiti aggiunti. Staremo a vedere.
L’annata 2012 ha consegnato un vino ricchissimo tanto che in fermentazione il residuo zuccherino è rimasto predominante. Una caratteristica ‘naturale’ che Maurizio e Paola non si sono sentiti di attenuare o smorzare con tagli o altri interventi di vario genere così da portare in bottiglia un rosso vigoroso, intriso di rimandi fruttati e speziati tipicamente varietali ma dal chiaro sapore dolce e rotondo. Un cabernet da fine pasto, da mettere in tavola magari fresco e principalmente su dolci al cioccolato, o caffè, ma anche solo per fare quattro chiacchiere in libertà.
Tag: alepa, alto casertano, cabernet sauvignon, caiazzo, intergrapes, maurizio de simone, pallagrello bianco, paola riccio, privo, privo cabernet, privo pallagrello bianco, riccio bianco, riccio nero, vini naturali, vino senza solfiti aggiunti
20 marzo 2013 alle 14:02 |
Se si tratta del primo vino dell’azienda senza aggiunta di solfiti la notizia è vera, se invece si vuol intendere in assoluto sul mercato allora la notizia non è corretta, esistono già da anni in commercio vini di questa tipologia. Per brevità cito solo Almagia di Giancarlo Ceci- Agrinatura.
"Mi piace""Mi piace"
20 marzo 2013 alle 15:17 |
Ma certo Vittorio. 🙂
"Mi piace""Mi piace"
21 marzo 2013 alle 14:24 |
[…] “L’idea di Piante a Lapio quindi è di produrre un fiano da sole piante centenarie¤ a ‘piede franco’ e intervenire il meno possibile enologicamente¤, come pure, ad esempio, sostituire l’anidride solforosa con un coadiuvante antisettico naturale estratto dai polifenoli del vinacciolo che contribuisce ad eliminare un ulteriore fattore di interferenza quali sono di solito i solfiti aggiunti¤”. […]
"Mi piace""Mi piace"
8 luglio 2013 alle 23:27 |
[…] in tanti amici tra i quali vi segnalo la presenza di Masseria Felicia¤, Galardi¤, Alepa¤, Villa Matilde¤, Cantine Astroni¤, Joaquin¤, Feudi di San Gregorio¤, Antiche Cantine […]
"Mi piace""Mi piace"
24 aprile 2014 alle 13:48 |
[…] foto, come quella di Paola Riccio dell’azienda agricola Alepa¤ di Caiazzo sono da togliere il fiato per la bellezza dei colori. Questa di Laura Di Marzio invece, […]
"Mi piace""Mi piace"