La fierezza, la dignità dell’appartenenza, la sottile malinconia di valori tanto radicati quanto talvolta facilmente ignorati. Non si può produrre vino prescindendo dai primi due elementi appena citati, non ha senso invischiarsi nell’impresa di fare vino se non credi nel valore della tua terra, men che meno se la ignori in virtù del solo fine di produrre reddito.
Rosanna Petrozziello è una vera Signora del vino. No, il titolo di Clelia Romano¤, la ‘Signora del fiano’, non è assolutamente in discussione, non corre alcun pericolo nonostante oggi pare sgomitino in parecchie per raccoglierne il testimone. Rosanna no, non vive di queste velleità, a dire il vero un po’ come Clelia Romano appare molto poco in giro e quando lo fa sa essere garbata e dimessa, preferisce mettere avanti il suo lavoro, i suoi vini, sempre più dei piccoli capolavori.
Del Terrantica 2009 ne ho scritto già qualche tempo fa qui¤ su lucianopignataro.it – sembra ieri -, dopo una mia visita alla piccola cantina di Cesinali. Qualche giorno fa il riassaggio, davvero straordinario anche se non mi sorprende più tanto vivendo con un certo entusiasmo la crescita dell’azienda dei Favati ormai da quasi un decennio.
L’Etichetta Bianca¤ è un greco di Tufo fatto come Dio comanda, greco che si conferma impressionante per come riesce a sospendersi nel tempo. Il colore è oro puro, cristallino, il naso ha un’avvenente timbrica di camomilla ed erbe officinali, sa di mela cotogna con qualche tono appena balsamico; il sorso è notevole, asciutto, ancora sferzante, lungo, senza alcun cenno di cedimento, nessun ammiccamento. Fiero e autentico capolavoro: cavolo verrebbe da dire, una Signora del fiano che sa fare grande pure il greco!
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Tag: cesinali, fiano di avellino, greco di tufo, la signora del fiano, romano clelia, rosanna petrozziello, Terrantica, vincenzo mercurio
24 settembre 2015 alle 18:23 |
[…] Fonte: larcante.com […]
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