Il Messorio di Le Macchiole, 100% Merlot di Bolgheri, viene lanciato spedito sin da subito nell’olimpo dei grandi vini italiani con un percorso quasi netto tra le varie maglie della critica prima italiana poi internazionale; una grandeur ogni anno più ridondante che ha raggiunto il suo apice massimo col 2008 premiato da Parker – udite udite – con ben 100/100.
Bella esperienza bere oggi il Messorio 1999*, con quasi quindici anni sul groppone appare ancora in tutto il suo splendore. il vino è tutto merlot, a quel tempo della vigna Puntone, piantata nel 1993 (Vignone arriverà solo nel ’99), con 18 mesi spesi in rovere francese. Tre lustri dopo arriva nel bicchiere un vino dal colore rubino maturo ma ancora pieno ed invitante. Il naso ha bisogno del suo tempo, ha da stare in caraffa e fare i suoi bei giri nel calice, necessita di attenzione e della calma dei forti. Nitidi i sentori di china e caffè, poi liquirizia, more confettate, amarena sottospirito e tutta una serie di nuances terragne e tabaccose; il sorso è ben espresso, possente ma preciso, caldo e fitto, teso e lungo, un merlottone con ancora il giusto piglio e la profondità utile per guardare avanti col petto in fuori.
Non ne farei l’assaggio dell’anno ma quando si stappano certe bottiglie ad anticiparle c’è tutta una serie di deja-vù e luoghi comuni sempre un tantino complicati da soppesare con giustezza. Ecco perché la sfrontata bellezza di questo assaggio ha un sapore ancor più pregnante.
*98/100 per Parker, Tre Bicchieri Gambero Rosso, 17/20 L’Espresso.
Tag: big picture, bolgheri, le macchiole, merlot, messorio, super tuscan, toscana
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