Casale di Carinola, il Rampaniuci di Migliozzi

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Nasce un nuovo indirizzo per la denominazione Falerno del Massico, nasce a Casale di Carinola e si chiama Viticoltori Migliozzi, ovvero Rampaniuci.

La storia di famiglia ci racconta un legame forte con la terra, quell’Ager falernus tanto decantato e tanto amato dagli storici quanto non ancora del tutto riportato a giusta collocazione territoriale, ovvero ancora si scoprono versioni interessanti e fonti meritorie di attenzione sulla vera estensione di questa antica denominazione che già in epoca romana risultava alla storia come custode di inebriante nettare bacchiano. La tenuta vanta in totale circa 20 ettari incentrati perlopiù sulla coltivazione di frutteti e prodotti generici della terra che rappresentano il “core buisness” aziendale e di questi un piccolo appezzamento di circa 5 ettari è votato a vigneto, in località Rampaniuci, una piccola collina che da il nome all’unico vino prodotto.

Il Falerno del Massico Rampaniuci nasce con l’intento di esprimere letteralmente ciò che rappresenta questa collina, un piccolo crù per dirla alla francese capace di distinguersi dalle altre espressioni della doc, da Cellole a Mondragone sino a Falciano non senza caratterizzarsi di una identità precisa e riconoscibile nel tempo. Circa 20.000 le bottiglie che si raggiungeranno con l’annata 2008, attualmente in affinamento, prodotte con la supervisione di Fortunato Sebastiano, giovane e bravo enologo campano che continua a farsi le ossa con i vitigni autoctoni più tradizionali (Aglianico e Piedirosso in testa) nelle varie aree viticole campane che segue, soprattutto in Costa d’Amalfi (Reale, Tramonti) e Benevento (Mustilli, S. Agata de’Goti); Proprio in merito all’Aglianico appare evidente, anche in questo Rampaniuci, nel quale blend entra in proporzione del 70% che continui la sua personale interpretazione e caratterizzazione del vitigno a bacca rossa più diffuso in regione, già manifesta con l’ottimo risultato tirato fuori con il Grifo di Rocca di Mustilli, un vino dal frutto riconoscibile ed estrememente equilibrato in acidità e tannino avvincente e coinvolgente tanto per il degustatore esperto quanto per l’avventore medio.

Un lavoro fatto di ricerca, di prove e perseveranza, basato su di una “idea del vino” precisa ed inattaccabile da preconcetti e pregiudizi, che nasce innanzitutto in vigna, con una cura maniacale del vigneto e della sua resa in uva, che continua in cantina con la massima cura di tutti i processi produttivi non senza qualche decisa applicazione controtendenza, su tutte una: lunga, lunghissima macerazione, fino a 50-60 giorni, tale da rendere unico il rapporto vino-terroir, da rendere impossibile ogni fraintendimento, per rendere quanto più limitato possibile il lavoro (e quindi di elementi ceduti) del legno utilizzato per il successivo affinamento, che avviene in botte grande e non in Barrique. Le altre uve che concorrono alla composizione di questo Falerno sono il Piedirosso al 20% ed il Primitivo al 10%, tutte uve di proprietà presenti in eguali percentuali nel vigneto Rampaniuci da circa 30 anni. Come detto, un vino espressione fedele del terroir che rappresenta.

Falerno del Massico Rampaniuci 2007 Senza dubbio il vino più complesso delle tre annate assaggiate in occasione della sessione di degustazione, caratterizzato da un primo naso estremamente intenso e persistente su note che vanno dal fruttato al floreale e da sensazioni via via più eteree, terragne, con sfumature addirittura tartufate. In bocca è secco, caldo con una spiccata acidità indice di carattere e presagio di aspettative di tutte rispetto. La riconoscibilità del frutto è avvincente è gli concede una beva assai gratificante, per chi ama vini di spessore ma non pesanti, un Falerno poco allineato alle altre espressioni della denominazione ma dal sicuro effetto sorpresa. 15.000 circa le bottiglie prodotte, da bere in calici mediamenti ampi, su pietanze arrosto e con una buona aromaticità.

Falerno del Massico Rampaniuci 2006 Di colore rosso rubino con nitide sfumature porpora si presenta con una buona consistenza nel calice e poco trasparente. Il primo naso è caratterizzato da note olfattive immediatamente riconoscibili, uva fragola e sensazioni floreali passite; Poi note di polvere di cacao ed ancora sensazioni di terra, di humus. In bocca è secco, caldo di buon corpo e manifesta un equilibrio gustativo più immediato, è piacevolemente rotondo, carezzevole nella sua beva. Questa è l’annata attualmente in commercio del Rampaniuci, un vino di estrema franchezza ed immediatezza consegnato al mercato proprio come le tendenze degli ultimi anni hanno per certi versi imposto e richiesto, ma prodotto da uve autoctone e con una propria identità precisa e già riconoscibile. Da abbinare a preparazioni di carni non particolarmente grasse seppur caratterizzate da buona succulenza ed aromaticità.

Falerno del Massico Rampaniuci 2005 Risultato del lavoro profuso in prima persona da Giovanni Migliozzi, titolare della omonima azienda che ha trascorso lunghe giornate in cantina e molte notti insonni per tirare fuori questa prima annata del Rampaniuci, con una resa in vigna di circa 60 quintali per ettaro ed un duro, durissimo lavoro in cantina tra serbatoi e barriques. Ebbene sì, l’intraprendenza del giovane vignaiolo lo aveva condotto a scegliere la barrique, un pò per convizione che potesse essere la scelta ottimale, un pò per nouvelle vogue visto che sino ad allora ancora molto di moda. Il vino si presenta con una veste cromatica molto interessante, a distanza di quattro anni il colore è ancora vivace, rosso rubino con nuances leggermente granata, poco trasparente. Il primo naso è molto interessante, intenso ed abbastanza persistente su note terziarie molto gradevoli: note balsamiche, polvere di cacao, tabacco, liquerizia di estrema finezza e franchezza. In bocca ha un buon ingresso, con il frutto sempre in buona espressione ma che non riesce a sostenere una persistenza meritoria come i due millesimi dui cui sopra, quasi svanisce. Effetto questo legato proprio alla diversa interpretazione iniziale soprattutto in fase di lavorazione in cantina, dove la macerazione raggiungeva appena le due settimane e dove il lavoro del legno delle barrique utilizzato non ha sortito l’esito sperato. Molto gradevole da bere su primi piatti al sugo di carne, pensando ad una Bolognese tradizionale.

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7 Risposte to “Casale di Carinola, il Rampaniuci di Migliozzi”

  1. Sessa Aurunca, (Rosalice) 2009 Masseria Felicia « L’ A r c a n t e Says:

    […] avvinare il palato prima di tuffarsi nel meraviglioso mondo del Falerno del Massico (anche qui e qui), primitivo, aglianico e piedirosso che sia, basta che abbiano qualcosa da dire, raccontare, e non […]

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  2. Casale di Carinola, ancora Falerno del Massico: il rosso Riserva Saulo 2006 di Bianchini Rossetti « L’ A r c a n t e Says:

    […] Falerno del Massico, e tutti molto interessanti, che vale la pena raccontare: ecco quindi, dopo il Rampaniuci dei Migliozzi, il Campantuono di Papa ed il colpo al cuore dell’Etichetta Bronzo di Maria […]

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  3. Greco di Tufo Contrada Marotta 2009 Villa Raiano « L’ A r c a n t e Says:

    […] vedi Calafè, oggi affidata nelle mani di Gennaro Reale piuttosto che Boccella ad Avellino o Viticoltori Migliozzi a Casale di Carinola: un fil rouge sembra caratterizzare ognuno dei vini di queste aziende, […]

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  4. Giugliano, le tante anime del Falerno del Massico « L’ A r c a n t e Says:

    […] e di un’areale in grande fermento. Con Maria Felicia Brini, Antonio Papa, Tony Rossetti, Giovanni Migliozzi e non utlima, Cantina Zannini, “cammineremo”, bicchiere alla mano, […]

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  5. Il Falerno del Massico, un vino sulla bocca di tutti da oltre duemila anni « L’ A r c a n t e Says:

    […] abbiamo fatto visita ad altri non di meno validi di cui vi avevamo già raccontato i vini (qui, qui e ancora qui )  ma che necessitavano di una visita di cui vi renderemo conto e cronaca […]

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  6. Rampaniùci, terra promessa ad un grande vino! « L’ A r c a n t e Says:

    […] ci siamo lasciati andare nella degustazione di tutte le annate prodotte sino ad oggi, delle quali qui troverete un rendiconto delle precedenti 2005-2006-2007, mentre vi invito a seguirci […]

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  7. Io Amo| Piccola Guida al Falerno del Massico | L’ A r c a n t e Says:

    […] Azienda vitivinicola Bianchini Rossetti Via Ten. Trabucco 81030 Casale di Carinola (Ce) Tel / Fax: +39 0823.709187 info@bianchinirossetti.com http://www.bianchinirosseti.com Di particolare pregio: Falerno rosso Mille880, Falerno rosso Saulo Riserva¤.   Azienda Agricola Gennaro Papa Piazza Limata 2 81030 Falciano del Massico (Ce) Tel: 0823 931267 Fax: 0823 931267 http://www.cantinapapa.it Di particolare pregio: Falerno Primitivo Campantuono¤, in rare uscite il passito Fastignano.   Cantina Zannini Via Vellaria 20 81030 Falciano del Massico (Ce) Tel.:0823 931108 info@cantinazannini.it http://www.cantinazannini.it Di particolare pregio: il Falerno Primitivo Campierti¤.   Michele Moio fu Luigi Viale Regina Margherita 8 81034 Mondragone (Ce) Tel. e Fax: (+39) 0823 978 017 – (+39) 328 17 43 455 info@cantinemoio.it http://www.cantinemoio.it Di particolare pregio: Falerno bianco, Falerno Primitivo¤, Falerno Primitivo Maiatico.   Masseria Felicia SP 104 Loc. S. Terenzano 81037 Carano di Sessaaurunca (Ce) Tel. e Fax: 0823 93.50.95 http://www.masseriafelicia.it Di particolare pregio: Falerno rosso Ariapetrina, Falerno rosso Etichetta Bronzo¤.   Villa Matilde S.S. Domitiana 18 81030 Cellole (Ce) Tel.: +39 0823.932 088 Fax: +39 0823.932 134 info@villamatilde.it http://www.villamatilde.it Di particolare pregio: Falerno bianco, Falerno rosso Riserva Camarato¤.   Viticoltori Migliozzi Via Appia km 179 Casale di Carinola (Ce) Tel.: 0823 704275 Fax: 0823 704914 info@rampaniuci.it http://www.rampaniuci.it Di particolare pregio: Falerno rosso Rampaniuci¤. […]

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