Il primo particolare della piccola e suggestiva cantina di Quintodecimo a Mirabella Eclano che mi è saltato subito agli occhi. I tini di acciaio dove avvengono le vinificazioni sono di dimensioni piccole, a sottolineare la maniacale ricerca del prof. Moio nelle vinificazioni attente e parcellizzate da vigna a vigna se non addirittura di filare in filare…
La barriccaia è composta da soli legni nuovi francesi per i diversi cru di aglianico atti a divenire Taurasi, così nasce per esempio il Vigna Quintodecimo. E’ molto affascinante seguire il percorso lungo i corridoi che porteranno negli anni i vini ad affinare di sala in sala sino a raggiungere l’area di imbottigliamento e confezionamento.
Questa è una novità assoluta per me. Qui a Quintodecimo si eliminano dalla linea di imbottigliamento le “teste” e le “code” , sì proprio come si fa classicamente per i distillati di pregio. Vengono poi conservate privatamente dal prof. Moio come archivio storico.
Tutti i vini dell’azienda, la Falanghina Via del Campo, il Fiano di Avellino Extulet, il Greco di Tufo Giallo d’Arles, l’aglianico Terra d’Eclano ed il primo Taurasi commercializzato, il Riserva Vigna Quintodecimo prima di varcare la soglia della cantina vengono lasciati riposare in queste ampie casse di legno per smaltire lo stress da imbottigliamento.
Una cosa è certa, qui nulla è lasciato al caso…
Tag: exultet, foto, giallo d'arles, luigi moio, mirabella eclano, quintodecimo, taurasi, via del campo
7 dicembre 2009 alle 11:19 |
[…] preparando le ultime (poche) casse di vino rimaste, colpisce subito la presenza di tanti piccoli tini d’acciaio, inizia proprio qui un’altro viaggio, l’applicazione di tanti accorgimenti profusi […]
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19 Maggio 2010 alle 07:08 |
[…] le degustazioni di tutti gli altri vini di Quintodecimo del millesimo […]
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4 ottobre 2010 alle 10:08 |
[…] Quintodecimo è andata diversamente, e chi oggi arriva lì in cantina lo respira appena messi i piedi per terra, non appena varcata la soglia del giardino, appena Moio, […]
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6 marzo 2014 alle 19:32 |
[…] nella sua vigna a Tufo, sapeva benissimo, sin dall’inizio, che lentamente l’abilità tecnica¤, negli anni, avrebbe naturalmente lasciato il posto all’energia varietale: niente più puntini, […]
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10 aprile 2020 alle 11:34 |
[…] dove emergono perentorie il frutto e il territorio, proprio grazie alle abilità tecniche¤, la profonda conoscenza del territorio e del varietale, l’uso intelligente e misurato del […]
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