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Tramonti, suggestioni invernali… a primavera!

10 marzo 2010

Nonna Lucia, madre di Luigi (co-fondatore con Gaetano Bove di Tenuta San Francesco) intenta con la raccolta della Pepella, una delle tante donne della vigna a cui si deve forse la conservazione della viticoltura qui a Tramonti. Sino a pochissimi anni fa da qui si partiva per emigrare per mete più fortunate, spesso oltreoceano, e difficilmente si ritornava. Ecco che la vigna come gli allevamenti di bovini divenivano lavoro per le donne e gli anziani in particolare, molto restii a lasciare la loro terra di origine. (foto di Gaetano Bove)

Arriviamo con la nebbiolina e con una incessante pioggia, sarà così per tutta la giornata. Un tempaccio però che nulla toglie alla suggestione di un territorio straordinario come quello di Tramonti, ed alla bontà delle persone che poi abbiamo incontrato.

Località Madonna del Carmine, uno dei tralci ultracentenari di tintore nella vigna di Alfonso Arpino, Monte di Grazia. E’ incredibile la sostanza di un ceppo che in qualsiasi altro posto del mondo avrebbero estirpato da tempo, non qui, non dove sono patrimonio storico inestimabile.

Gete. Veduta dai filari della famiglia Reale, anche qui abbiamo incontrato persone di grande disponibilità, e bevuto il rosso Borgo di Gete di Gigino Reale, un grande vino, dal valore simbolico e dal grande fascino gustolfattivo. L’impegno comune è quello di ritornare a primavera inoltrata per pranzare all’Osteria, che ci dicono avere una cucina di grande qualità.

Album: a caccia di emozioni, da condividere

13 gennaio 2010

Terre da vini, non solo vigne

10 dicembre 2009

 

Basilicata, Vulture, Barile: la bellezza di un albero contornato da un tale paesaggio è pari solo alla forza che la propria immaginazione può esplorare da qui per tutta la Valle del Titolo.

La forza meccanica al servizio della terra, Sant’Agata de’Goti, Mustilli.

Campania, Irpinia, Vallata: le macchine del vento ed il pesco solitario; Davide e Golia in un luogo dove il tempo è segnato tanto velocemente come la forza del vento… 

Matera, I Sassi all’imbrunire. Scenario fantastico di un tempo lontano…

Nusco, i colori di Bu

8 dicembre 2009

Tartare di Podolica con maionese agli agrumi: da mangiare con le mani lasciando passare la tartare attraverso la maionese e poi farne un sol boccone, pura esplosione di sapori…

Uno dei must di Tonino Pisaniello, la ricotta di Montella fritta su passatina di broccoli e soppressa di Venticano, equilibrio e suggestione territoriale…

Raviolo di patate di Folloni con Tartufo bianco irpino, ribattezzato simpaticamente Tuber Magnatum Pisaniellum, piatto incontrovertibile, estasi della libidine gustativa…

Un piatto dalla forte cromaticità, i colori sembrano rincorrersi come i gusti accesi delle preparazioni di Antonio, mai banali, nulla qui in cucina avviene per caso…

Il castagnaccio, secondo Antonio Pisaniello, sinuosa rincorsa alla salsa di aglianico… 

Aeclanum, Quintodecimo parte II: la cantina

4 dicembre 2009

Il primo particolare della piccola e suggestiva cantina di Quintodecimo a Mirabella Eclano che mi è saltato subito agli occhi. I tini di acciaio dove avvengono le vinificazioni sono di dimensioni piccole, a sottolineare la maniacale ricerca del prof. Moio nelle vinificazioni attente e parcellizzate da vigna a vigna se non addirittura  di filare in filare…

La barriccaia è composta da soli legni nuovi francesi per i diversi cru di aglianico atti a divenire Taurasi, così nasce per esempio il Vigna Quintodecimo. E’ molto affascinante seguire il percorso lungo i corridoi che porteranno negli anni i vini ad affinare di sala in sala sino a raggiungere l’area di imbottigliamento e confezionamento. 

Questa è una novità assoluta per me. Qui a Quintodecimo si eliminano dalla linea di imbottigliamento le “teste” e le “code” , sì proprio come si fa classicamente per i distillati di pregio. Vengono poi conservate privatamente dal prof. Moio come archivio storico.

Tutti i vini dell’azienda, la Falanghina Via del Campo, il Fiano di Avellino Extulet, il Greco di Tufo Giallo d’Arles, l’aglianico Terra d’Eclano ed il primo Taurasi commercializzato, il Riserva Vigna Quintodecimo prima di varcare la soglia della cantina vengono lasciati riposare in queste ampie casse di legno per smaltire lo stress da imbottigliamento.

Una cosa è certa, qui nulla è lasciato al caso…

Torrecuso, aspettando La Rivolta

27 novembre 2009

Torrecuso, Fattoria La Rivolta. Il gioiello di Paolo Cotroneo e famiglia.

I colori più belli dell’anno, Torrecuso è il posto più suggestivo del Taburno.

Come dire, rifarsi gli occhi dopo aver ritemprato il palato.

La natura sa essere molto suggestiva, soprattutto dopo aver donato i suoi frutti.

 

Barile, terra del vino

26 novembre 2009

Barile, veduta panoramica delle antiche cantine nel centro storico

la terra vulcanica, arsa nei vigneti di Paternoster a Barile, Vulture

La piccola barriccaia di Rino Botte a Barile, Cantine Macarico

Nuovi impianti di aglianico del vulture, razionali e votati alla qualità


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