L’ambiente è semplice ma ben curato, i colori sono chiari e sovrapposti, mia suocera poi ama il verde fresco delle piante rampicanti che circondano il soffitto della sala da pranzo. Qui la tavola in certi giorni fatica ad essere accomodante per tutti ma regge sempre bene l’arrangiamento del momento, il servizio è semplice ma magnanimo. L’appetizer di benvenuto per taluni sono finocchi freschi all’insalata, per noi altri, di palato meno fine, crostini con zucchine arrosto sott’olio, con i quali decidiamo di “avvinare” con un Fiano di Avellino 2007 Colli di Lapio di Clelia Romano. La tradizione di casa vuole che s’inizi sempre con il primo, oggi sono Penne a rigatoni con ragu’ di tracchiolelle e polpettone, quest’ ultimo fungerà poi da primo secondo per i più piccoli e capricciosi degli avventori; primo contorno consigliato: involtini di melanzane fritte con provola affumicata.
Nel frattempo nei calici abbiamo già versato un rosso austero. Scegliamo di verificare le qualità della nuova sottozona Campi Taurasini del fido Salvatore Molettieri: un aglianico, il Cinque Querce 2005, profumato, intenso e di nerbo; opportuno però riassaggiarlo tra qualche mese per verificare le buone impressioni.Il secondo proposto è coniglio alla ciglianese, con la salsa di pomodorini tirata proprio come piace a me e, a làtere, friarielli verdi fritti in olio e peperoncino, chi opìna può sempre ripiegare su di una parmigiana di melanzane in versione “egg-free” (senz’uovo!) e carciofini impanati: ditemi voi se questo non è un gran piacere!! Chiudiamo con una Barbera d’Asti Chersì, azienda Ca’Bianca di Alice Belcolle, Piemonte, un rosso che amo particolarmente e che continua a stupirmi anno dopo anno sempre di più. Il predessert è un freschissimo sorbetto al limone e menta piperita preparato da Lilly, chiudiamo come sempre di domenica con piccoli pasticcini bignè e codine d’aragosta con panna e cioccolato. Io qui c’ho il contratto per due anni, naturalmente rinnovabili!
Tag: aglianico, big picture, carciofi, clelia romano, colli di lapio, coniglio, curiosità, fiano di avellino, pozzuoli, pranzo della domenica, salvatore molettieri, suocera
7 dicembre 2009 alle 11:07 |
Ma un contratto anche per me?!?:-D
Bè, tutto sommato sono anch’io fortunato, la mia aspirante-suocera è una gran cuoca!
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7 dicembre 2009 alle 12:13 |
Mammà è sempre mammà!!
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16 dicembre 2009 alle 13:51 |
Anch’io cucina da dio ma mio genero non mi ha mai regalato una recensione così…
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17 dicembre 2009 alle 12:25 |
Salve M.Antonia, suo genero scrive, è un giornalista?
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