Le 10 domande più “cool” da fare ai produttori per ravvivare l’atmosfera al prossimo Vinitaly

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Quest’anno passo la mano, ma solo perché ho ancora troppe cose da fare e troppo poco tempo a disposizione prima che inizi la nuova stagione; mi scuseranno i tantissimi, che per piacere o semplicemente per dovere, non m’hanno fatto mancare l’invito a passarli a trovare; ci saranno altre occasioni. Vinitaly quindi è alle porte, qualcuno lo aspetta sempre mi verrebbe da dire, c’è però chi lo snobba (non serve! dicono), altri lo ignorano proprio, altri ancora sanno che sta lì, prima o poi ci andranno. Forse.

Si accendano quindi le telecamere, le fotocamere, i tablets di ogni marca e generazione, notebooks, telefonini, caricatori di; per i più nostalgici, si sfoderino pure le vecchie penne e i taccuini in finta pelle nera! Poi i biglietti – oddio i biglietti! – la rubrica telefonica con tutti i numeri utili, l’invito. Con questi, masse di professionisti, enotecari, salumieri, ristoratori, trattori, rappresentanti, sommeliers, giornalisti (quelli veri), bloggers – da non confondersi con i giornalisti, anche quando si spacciano di esserne colleghi – e semplici appassionati si apprestano a partire alla volta di Verona per trascorrere uno, due o cinque giorni all’insegna di grandi rivelazioni, delusioni o nuove esaltanti esperienze e, faccenda non certo di secondaria importanza, bevute e mangiate irripetibili; o almeno si spera.

A tutti quanti dico: divertitevi, e bevete tutto quello che pensate vi possa appassionare! Fate esperienza, allenate il vostro palato, incontrate persone, stringete più mani che potrete; non fate i fighetti, portate pazienza se gli stands saranno affollati e non vi lamentate alla prima occasione perché non vi hanno riconosciuto; capita, forse nemmeno vi rendete conto cosa significa per un produttore stare lì cinque giorni ed essere assaliti (si spera) costantemente da orde di genti da ogniddove! Fate di questo evento una bella passeggiata tra persone, bottiglie e bicchieri, e non la vostra idea definitiva del mondo del vino; cogliete l’occasione magari per allacciare nuove conoscenze, chiedete magari quando e come sarà possibile poi fare un salto in cantina, a camminare le vigne.

Infine una dritta, aggratis: le dieci domande, secondo me, più cool da fare ai produttori ai loro banchi d’assaggio qualora intuite un calo di attenzione nei vostri confronti. Attenzione però, leggere attentamente le avvertenze prima dell’uso! N.B.: tra parentesi un suggerimento di alcuni passaggi utili da tenere, in prima istanza, solo come un pensiero.

1 – Sono sempre stato affascinato dai vostri vini, li preferisco da sempre, quel vostro Riserva poi… che annata è in commercio adesso? Assicuratevi di stare parlando della stessa azienda, e che frattanto non siano trascorsi vent’anni dall’ultima volta che avete assaggiato un loro vino!

2 – Barrique di primo, secondo o terzo passaggio? Un classico, un caposaldo si direbbe seppur un tantino inflazionato; però se beccate quel piccolo produttore alla sua prima esposizione, avete fatto centro!

3 – Quante ne fate di questo? Se non siete dei maghi non impelagatevi in numeri che mai più ricorderete appena girato le spalle.

4 – Questo vino non fa malolattica, (e se la fa, solo in parte) dico bene? Domanda ficcante, da vero esperto; girate però alla larga da quegli stands con coltri di amerrecani in fila :-).

5 – Avete rappresentanti nella mia zona (sa perché è da un po’ che vorrei inserirvi in carta)? Astenersi se pensate di farla franca, magari il Vostro ve lo propone almeno da un paio d’anni mentre voi ve ne siete convinti solo ora giusto perché qua e là un paio di articolini ne parlano bene.

6 – Davvero notevole (si sente però l’annata calda), duemilasette vero? Schiere di grandi vini vi attendono, fate attenzione però a non relegarli nell’accezione più morbida del significato “grande vino”.

7 – Che portainnesto utilizzate, 140 Ruggeri o 779 Paulsen? Questa è proprio figa, ma tenetevela just in case siete sicuri di poter strappare un appuntamento per il dopo cena. E solo se la produttrice vi ispira, naturalmente; e comunque, occhio, in nessun caso citare il Kober 5 BB.

8 – Lieviti indigeni o selezionati (no perché le spiego, ormai ho maturato una certa sensibilità)? Attenzione a non avvicinare il calice all’altezza degli occhi mentre vi scappa di farla (sta domanda), e fissate bene il vostro interlocutore mentre vi risponde. Se gli vibra l’orecchio destro, mente spudoratemente!

9 – Mica ha un biglietto d’ingresso omaggio in più da offrirmi per un amico? Confidenziale, a dirla tutta, la più sputtanata delle domande che vi possa venire in mente. Qui serve un sorriso immenso e/o una gran faccia tosta, fate voi!

10 – Quanti milligrammi per litro di solforosa ci mettete in questo vino? La più cool di tutte, la domanda con “D” maiuscola, la madre di tutte, quella da 10 e lode, la più gettonata e all’altezza del trend attuale; badate bene però a chi la rivolgete, astenersi da omaccioni bio naturalqualcosa, caschereste male!

E ricordatevi, comunque vada, sarà un successo! 🙂

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11 Risposte to “Le 10 domande più “cool” da fare ai produttori per ravvivare l’atmosfera al prossimo Vinitaly”

  1. Roberto Giuliani Says:

    non capisco perché Bruno De Conciliis si debba pompare così. Lo fa per dimostrare che non sono solo i suoi vini ad essere potenti? (^_^)
    La n.10, eccellente domanda, da rivolgere in particolare a Massa Vecchia, Le Coste e similari…

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  2. Giulia Cannada Bartoli Says:

    Gruoss:)

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  3. Alessandro Says:

    Bella imbeccata Angelo!!! Ci sarà da divertirsi con le tue dritte!

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  4. letrearcate Says:

    Caro Angelo, tu si gruoss veramente!!! 🙂 Alla fine anche tutte queste domande fanno Vinitaly, con il sorriso di chi le ascolta nei dintorni e leggendo l’espressione del produttore che vorrebbe attivare il risponditore per tante volte che gli vengono fatte. Secondo me hai centrato lo spirito con cui affrontare la manifestazione. luogo per incontrarsi per dare dei seguiti. Fatte talune eccezioni quanto si ci può concentrate su un vino in quel caso? Qnd poi metti il naso nel calice ti passa la bella di turno che ti fa impegnare sulle nuance s del suo profumo?;-) Da come ho capito non salirai quest’anno. Io vado giovedì e venerdì in versione light. Incontri mirati e due belle cene. Sabato mezzogiorno al lavoro. Un salutone.

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  5. Gerardo Vernazzaro Says:

    caro la domanda n. 10 viene posta in questo modo :
    QUANTO HA DI SOLFITI ????
    IL PROBLEMA E’ CHE LA MAGGIOR PARTE DI CHI FA QUESTA DOMANDA NON SA COSA SONO I SOLFITI NE TANTOMENO I LIMITI LEGALI , E NEANCHE CHE E’ PRESENTE IN TANTI ALIMENTI COME LA FRUTTA SECCA ,I SUCCHI DI FRUTTA INSIEME ALL’ ACIDO ASCORBICO (VITAMINA “C” E’ PIU’ BELLO) QUINDI PUOI DIRGLI BASSA E QUINDI NON DIRE NIENTE!!!!!!
    LIEVITI INDIGENI O SELEZIONATI PURE E’ BELLA MA ANCHE IN QUESTO CASO C’E’ TANTA CONFUSIONE, SAREBBE ORA DI CHIARIRE MOLTE COSE, ALTRIMENTI STI POVERI CONSUMATORI SONO LETTERALMENTE “SBANDATI” DA INFORMAZIONI POCO PRECISE E SPESSO PER SENTITO DIRE SPARANO TANTE …………… ZZ

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    • Angelo Di Costanzo Says:

      Aspettiamo quindi, dopo l’imbottigliamento delle nuove annate, dop sto benedetto Vinitaly, dopo l’avviamento ( 😉 ) dei nuovi concept alla Galleria del Mare, che il sig. Vernazzaro si decida a riprendere la SUA rubrica su questo blog, e magari cominciare ad illuminarci sugli argomenti appena citati.

      Tanto siamo appena alla fioritura, c’è tempo per la vendemmia!

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  6. Monica Piscitelli Says:

    Un’altra, scusa: le rese e il sesto di impianto. E poi: 1 kg di uva per pianta, tutti? Meglio: una pigna d’uva per pianta, ma può essere anche come quella della foto. : )

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  7. Vinitaly -1 « LE TRE ARCATE Says:

    […] Quello di Alessandro Marra su  Stralci di Vite riportante i Dieci e più consigli, gratis, dal campione del mondo dei sommelier Luca Gardini e quello ironico, e non solo, di Angelo Di Costanzo su L’Arcante riportante Le 10 domande più cool da fare ai produttori per ravvivare il prossimo Vinitaly. […]

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  8. Alera Says:

    La mamma va al consorzio ad ordinare gli attrezzi.
    Quante vanghe e rastrelli dovrà distribuire ai primi della classe ?

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