Il colore di questo sangiovese riappacifica con la tipologia, è bello, vivo, profondo. Un invito a rivedere molte posizioni degli ultimi anni, il Brunello di Caroline Pobitzer e Jan Hendrik Erbach racconta di un territorio unico ed imperdibile!
Abbiamo a lungo raccontato la loro storia¤, Caroline e Jan Endrik ne hanno passate tante per strappare qui in Toscana quel minimo sindacale di credibilità che si deve a chi ha stravolto la propria vita pur di inseguire un sogno; forse anche per questo i loro vini¤, il loro Brunello anzitutto, sono divenuti in pochi anni un riferimento assoluto di questo pezzo di storia del vino italiano, vieppiú per chi va alla ricerca di piccole grandi storie dentro una bottiglia.
Anche per questo vale la pena tornare a scriverci su, un grande esercizio per chi ama ritornare su sentieri forse poco battuti ma che conducono ad esperienze di grande valore emozionale. Questo 2006 lascia un solco incredibile tra i pregiudizi sul biodinamico e la perfezione stilistica dipinta da molti come irraggiungibile per i vini cosiddetti naturali.
Il primo naso, a quasi dieci anni di distanza rimane profondamente varietale con note tostate appena accennate e terziari che vengono fuori solo alla distanza, senza infierire, disegnando un quadro olfattivo chiaro e didascalico che gli rende notevole complessità. Il frutto ha conservato polposità, il sorso impressiona per equilibrio e spiccata sapidità, lunghezza ed ampiezza, di rara autenticità. Il Brunello 2006 di Pian dell’Orino è un piccolo capolavoro in perfetto stile naturale¤.
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Tag: caroline pobitzer, jan hendrik Erbach, pian dell'orino, sangiovese, sangiovese grosso
17 dicembre 2018 alle 10:28 |
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