Siamo portati a ricordare il frate Dom Perignon come l’inventore dello Champagne. Un po’ come ai Biondi Santi viene riconosciuto il merito di aver creduto nel successo del Brunello di Montalcino ed alla famiglia Matroberardino, tutta, la conservazione ed il rilancio della viticultura campana in Italia e nel mondo.
A Peppe Mancini, fondatore di Terre del Principe, va dato atto della scoperta e la valorizzazione di vitigni pressoché sconosciuti fino agli anni ’90, il Pallagrello¤ bianco e nero¤ e il Casavecchia. Così ha dato il via alla rinascita di un intero territorio sino ad allora praticamente sconosciuto agli appassionati del vino. Un slancio che in pochi anni ha visto numerose aziende seguire le orme dell’azienda di Squille.
Ecco, ogni tanto non guasterebbe fermarsi un attimo, alzare la testa, guardare lontano, sussurrare un grazie.
Oggi nella mappa del vino campano c’è dell’altro, diversamente buono ed emozionante che va celebrato, magari sottovoce, in maniera semplice come piace fare da sempre a Peppe e Manuela a cui dedico questo mio piccolo pensiero dopo aver bevuto ieri l’altro un loro meraviglioso Centomoggia¤ 2006, assaggio che mi ha subito riportato alla mente una piacevole serata¤ dell’autunno 2008 passata assieme.
Grazie per aver consegnato agli annali la vostra bella storia d’amore e a noi i meravigliosi vini di Terre del Principe¤.
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Tag: casavecchia, castel campagnano, manuela piancastelli, pallagrello bianco, pallagrello nero, peppe mancini, terre del principe, vestini campagnano
11 luglio 2014 alle 23:22 |
Tutto giusto,ma diamo anche il giusto merito(alla pari)anche all’avvocato Barletta e famiglia che da difensore di Mancini ne divenne socio all’inizio di questa bella avventura.FM.
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12 luglio 2014 alle 00:23 |
Ma certo Francesco, ne ho scritto anche di recente.
Io conosco personalmente Peppe Mancini (e Manuela), li ho incontrati spesso e quello che mi è sempre piaciuto di loro non è tanto il merito che può essere più o meno riconosciuto ad una persona ma la passione e la semplicità con le quali, nonostante il successo, la primogenitura han continuato nella loro opera di valorizzazione non solo della loro azienda o dei suoi vini ma di quei vini, del Pallagrello e del Casavecchia e di quei territori. Grandi insomma!
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2 settembre 2018 alle 10:38 |
[…] manca un nuovo Peppe Mancini¤ al panorama enoico campano? Tanto, tantissimo! Persona di grande pragmatismo Peppe, mai una parola […]
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18 dicembre 2019 alle 08:17 |
[…] Seguiranno, grazie al pieno sostegno del Presidente nazionale, il miglior Sommelier del mondo Giuseppe Vaccarini e del coordinatore regionale e Vice Presidente nazionale Ciro Laringe, delle MASTER CLASS sull’AGER FALERNUS¤, a febbraio, in collaborazione con il Consorzio ViTiCa, sul Progetto FEUDI STUDI¤ dell’azienda FEUDI DI SAN GREGORIO a marzo e, in Aprile, una storica verticale del Pallagrello bianco Le Sèrole di TERRE DEL PRINCIPE¤. […]
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