Giusto ieri sottolineavo quanto il vino rosato italiano stia recuperando posizioni e consensi tra i consumatori più appassionati; proprio questo è uno di quei vini che sicuramente contribuisce in maniera decisiva al “rinascimento” della tipologia…
Poco o nulla da ribadire su questo stupendo vino, altro colpo ad effetto del grande Franz Haas che va a rimpolpare una gamma di vini sempre di grande valore. Val la pena però lasciare una traccia di questo pinot nero 2011 rosé che pare avere una marcia ancora in più rispetto ai precedenti duemiladieci, assaggiato l’anno scorso – qui tra i miei migliori della scorsa estate – e duemilanove dell’anno prima ancora, praticamente all’esordio.
Ha un bel colore ciliegia chiaro con un naso intenso, fresco e fruttato; parte del vino fermenta in legno, poi solo acciaio e bottiglia, anche per questo il varietale è in grande spolvero, col naso polposo e balsamico che richiama lamponi, more ed erbe aromatiche mentre il sorso è deliziosamente fresco e disteso, succoso e sapido con un finale rinfrescante che invita subito ad un nuovo bicchiere. Immancabile!