La mente umana non può aspirare all’oggettività, pertanto quella che viene spacciata per tale è solo una chimera. A parlar di vino ancor di più. E questo viene sempre più chiaro.
Ora, se in un rapporto causa-effetto quindi tutto accade unicamente in maniera soggettiva, l’idea stessa di ritenere collegati i due fenomeni non avrebbe alcun fondamento logico, ma nascerebbe cioè da un istinto di abitudine, dovuto al fatto di vederli usualmente accadere in sequenza.
Così chi oggi azzardasse mettesse avanti i 100/100 per il Monfortino 2001 di Giacomo Conterno lo farebbe partendo da un assunto strettamente soggettivo, anticipando di gran lunga i reali valori in campo, rimettendoci, a suo rischio e pericolo, la faccia oltreché il buon nome; 100/100 che, dopo iersera, diventano un giudizio più che opinabile e, al momento, almeno per i molti che ancora rimuginano attorno a quella bottiglia lì a La Ciau del Tornavento, assai disatteso.







