Dario Cavallo mi è venuto a trovare. Di solito vale l’inverso, come è giusto che sia, però che piacere conoscerlo e scambiarci due chiacchiere.
Mi ha raccontato un po’ della sua terra, delle sue vigne, qualcuna parecchio vecchia, dei suoi vini. Dei primitivo anzitutto. Di MilleUna, l’azienda che conduce con il figlio là in Puglia, nel tarantino, ne avevo già letto in giro qualcosina: di solito certe buone notizie fanno il giro alla larga, ma poi arrivano.
E’ rosso poderoso il Tretarante 2009, di sfacciata consistenza e lunghezza. Il colore è praticamente impenetrabile, quasi inchiostro. Il naso sparge a ventaglio note molto invitanti di frutti neri e confettura di prugna, poi nuances di tabacco, caffè ed un piacevole rimando cioccolatoso. Il sorso è notevolmente caldo, balsamico, sinceramente appagante e rotondo, condito da una buona freschezza.
Un modo per goderne a pieno in questi giorni di afa – perché lo merita, credetemi – è giocare un po’ di fino abbassandone la temperatura di servizio di quel tanto che basta tenendolo una mezz’ora in frigo, giusto sino ai 14°. Così, il suo 18% in alcol viene di sentirlo ‘attenuato’ e la croccantezza del frutto diviene magistrale e godibilissima. Tutto il resto è un piacevolissimo danzare sul velluto.







