Posts Tagged ‘dessert’

Il gelato nel piatto

29 febbraio 2016

L’argomento non è di quelli che toglie il sonno la notte però in molti, come si dice… lo tengono qua! Da almeno un lustro va avanti una tendenza sempre più esasperata nel produrre dessert variamente composti (e scomposti) con presenza di gelato dai gusti sempre più esotici. Perché?

Carretto Gelato - foto tratta dal web

Diciamolo subito: da meri appassionati, fosse pure banalmente golosi, un buon dessert – quel qualcosa più comunemente conosciuto come ‘dolce’ nonostante sarebbe opportuno svincolarlo definitivamente dagli zuccheri, talvolta eccessivi -, preferiremmo sceglierlo da una proposta quanto più essenziale possibile nonché presentato nel rispetto di quanto dichiarato in menu.

Sempre più spesso invece, a conclusione di un ‘degustazione’ oppure di un più facile ‘due portate’, con l’idea di concedersi un dessert pare addentrarsi in territori pericolosi e sconosciuti ai più da cui non si sa mai come uscirsene; luoghi talvolta poco battuti dagli stessi chef e pasticceri tanto da non avere più notizie del loro ritorno.

Invero, taluni¤, senza necessariamente esser dei gran maestri¤, possono raggiungere risultati fenomenali, capaci cioè di rendere indimenticabili un pranzo o una cena anche solo giocando con dei petit fours, tuttavia sembra chiaro, avendo abbondantemente messo alle spalle l’epoca delle destrutturazioni che coloro i quali continuano a cimentarsi (ostinatamente) in ardite composizioni e scomposizioni lo facciano più per nascondere qualche limite che per fare sfoggio di particolari abilità o inventiva.

E la storia del gelato, proposto ormai con un po’ di tutto e sopra tutto, spesso con la giustificazione di donare freschezza al piatto (?), pare pensata, verrebbe da dire, più come un goffo tentativo di trompe-l’oeil¤ che per celebrare un Maître pâtissier mancato!

© L’Arcante – riproduzione riservata

Intervallo. Nocciole croccanti e crema al limone

29 luglio 2012

Intervallo. Codine di aragosta con crema chantilly

7 luglio 2012

Una ricetta facile facile, la Torta di Rose

16 novembre 2010

E’ indicato come un dolce tradizionale del nord Italia, originario presumibilmente del Trentino Alto Adige. La Torta di Rose è molto facile da preparare, richiede poco tempo nella preparazione (20-25 minuti) ed è di sicuro appeal per i vostri commensali: è bella da vedere, leggera e non ultimo può essere portata in tavola in qualsiasi occasione, a colazione, con delle marmellate di frutta, oppure a pranzo o nella pausa thè, accostandola magari a creme dolci o fondute di cioccolato. Insomma, pura golosità!

Torta di Rose - foto A. Di Costanzo

Ingredienti per 6/8 “Rose”:

  • 350 gr di farina
  • 30 gr di lievito di birra
  • latte
  • due uova
  • scorza di limone
  • 100 gr di burro
  • 100 gr di zucchero

Preparazione: versare tre cucchiai di farina in una scodella e mescolare con il lievito di birra e tre cucchiai di latte, lasciare quindi lievitare. Aggiungere successivamente il resto della farina, due rossi d’uovo, la scorza grattugiata di un limone e altri tre cucchiai di latte. Lavorare bene l’impasto, stenderlo e farne una sfoglia rettangolare spessa più o meno mezzo centimetro, lasciare riposare per trenta minuti, continuerà così a lievitare.

Frattanto preparare una crema con solo il burro e lo zucchero che servirà per la farcitura* da stendere sulla sfoglia una volta pronta. Arrotolare quindi la sfoglia per il lungo e tagliare il rotolo in tronchetti di circa tre cm, otterrete così tante piccole rose che prederanno forma con la cottura. Ungere quindi una tortiera e porvi i tronchetti in piedi, cosparsi di burro fuso, opportunamente distanziati l’uno dall’altro per consentirne l’ulteriore lievitazione che, dopo circa venti minuti, farà loro assumere un aspetto simile ad un mazzo di rose. Infornare e cuocere a circa 200 gradi fino a quando la Torta non assumerà un colore dorato.

Consiglio: per ottenere un impasto particolarmente fragrante lasciare lievitare la pasta anche per 3- 4 ore prima di lavorarla, poi quando la sfoglia è stata tagliata a strisce e arrotolata come spiegato nella ricetta, sarebbe utile ancora un’altra ora prima di infornarla.

Per il servizio: la Torta di Rose va portata in tavola calda ma non appena sfornata, può essere lasciata nello stesso vassoio in cui è stata cotta oppure riposta in un bel piatto piano bianco. Volendo si può anche servire monoporzione, in ogni caso una bella spolverata di zucchero a velo non guasta certo alla sua appetibilità.

* Nota aggiuntiva: questo dolce è particolarmente apprezzato per la sua leggerezza e la sua semplicità, chi volesse però può optare per alcune varianti alla frutta per la farcitura o accompagnarlo con una crema pasticcera o ancora per i più golosi con una fonduta di cioccolato o crema alle nocciole.


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