Sul numero 12 di ‘Capri The Divine Coast¤‘ è uscita una mia breve intervista. Le origini, le prime esperienze, il lavoro oggi qui al Capri Palace. Come sempre mi porto tutto dietro…
Quando ha deciso di diventare sommelier? Finita la scuola (Istituto Alberghiero, ndr) ho iniziato a lavorare in un ristorante di Pozzuoli, cucina tipica e vino sfuso. In sei anni sono diventato direttore in sala e ho creato una cantina di 4 piani con centinaia di etichette. Da lì è iniziata la mia passione per il vino…
Quali sono i vini di punta della vostra cantina? E’ una cantina legata al territorio con il 40% di vini campani, il meglio dei vini italiani, tra cui Barolo e tanti toscani; e una bella selezione di bollicine, con anche molti nomi francesi. Ma siamo forti anche per quanto riguarda i vini al bicchiere, proponendo al cliente una scelta di circa 40 etichette divise nelle varie tipologie. E poi aggiorniamo le nostre carte, una per ogni ristorante, ogni giorno.
Il complimento più bello che ha ricevuto nel suo lavoro? Quando si rendono conto della sincronia della nostra brigata.
Cosa rende speciale Anacapri? La natura che qui è rimasta così potente ed è lo sfondo ideale per queste bellezze, ha mai fatto una passeggiata nelle vigne di Anacapri?
Un abbinamento che sa di Capri, un vino e un cibo? Spaghetti con i ricci con Pedirosa 2012 La Sibilla, un rosato dei Campi Flegrei.
Da sorseggiare al tramonto sulle terrazze del Riccio, una coppa di… Un asprinio d’Aversa, con bocconcini di mozzarella.
© Gruppo Editoriale – Capri The Divine Coast











