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Segnalazioni| A gennaio tre nuovi seminari #ASPIATHOME con Angelo Di Costanzo

16 dicembre 2020

Dal 26 Gennaio proseguono gli appuntamenti #aspiathome con 3 nuovi interessantissimi incontri sulla Campania Felix, alcuni dei suoi territori e i suoi vitigni, con Angelo Di Costanzo, Food&Beverage Manager e Sommelier. Durante gli incontri verrà degustato un vino che rappresenta le tipicità del vitigno o territorio oggetto della lezione, con l’intervento in diretta del produttore.

26 Gennaio – ore 20.30 – Le Terre del Fiano, con la Signora del Fiano Clelia Romano. Il racconto di uno dei vini di maggior successo dell’Irpinia, in provincia di Avellino, culla di tre straordinarie docg che proprio qui a Lapio serba una storia memorabile: una terra questa storicamente vocata all’aglianico ma che ad un certo punto si scopre vestita di bianco, sino a diventare patria e mito del Fiano di Avellino, grazie anche al coraggio e alla storia di donne del vino come Clelia Romano, per tutti la Signora del Fiano. Degustazione di Fiano di Avellino con Clelia Romano e Carmela Cieri.

2 Febbraio – ore 20.30 – Le Terre del Pallagrello e Casavecchia, c’era una volta un Principe. E’ una storia incredibile quella che proveremo a raccontare, proveniente dalla provincia di Caserta. Un viaggio che comincia proprio come una favola senza tempo, attraversando gli ultimi vent’anni immersi in un territorio unico e particolare, dalle tante anime, di cui racconteremo i vitigni Pallagrello bianco e Casavecchia. Degustazione del Terre del Volturno Casavecchia Centomoggia di Terre del Principe, con Manuela Piancastelli e Peppe Mancini.

9 Febbraio – ore 20.30 – Il Taurasi, il giovane grande rosso dell’Irpinia. L’aglianico è un vitigno di particolare pregio che qui, in questo territorio straordinario, situato nel cuore dell’Irpinia, trova una casa ideale; il vino Taurasi ha una grande storia che Antico Castello prova a ripercorrere con un vino moderno e proiettato nel futuro. Degustazione di Taurasi di Antico Castello con il produttore Francesco Romano.

Non perdete questa occasione di avere un sommelier ed un produttore a casa vostra, fate domande, soddisfate le vostre curiosità affidandovi ai professionisti per il migliore approccio al vasto e meraviglioso mondo della sommellerie.

Iscrivendovi a questo percorso alla scoperta dei territori e dei vini della Campania riceverete comodamente a casa le tre bottiglie che degusterete insieme al sommelier. Questo percorso ha un costo di 105€ (90€ per i soci in regola con la quota 2021).

Iscriversi é molto semplice, basta mandare una mail a info@aspi.it che fornirà tutte le modalità per partecipare. Ad iscrizione confermata, vi verrà fornito il link a cui potrete seguire la diretta, nel giorno prestabilito, con l’app Zoom. Non perdete questo speciale approfondimento sulla Campania e continuate a seguirci, sono in arrivo altri interessanti appuntamenti.

© L’Arcante – riproduzione riservata

Taurasi 2014 Antico Castello

5 dicembre 2020

Taurasi, red passion! Proviamo a guardare a questo straordinario vino campano con gli stessi occhi di chi si approccia ai grandi vini italiani, riferendoci cioè non più semplicemente al vitigno originario o alla menzione legislativa della denominazione, bensì alla sua tipicità proveniente da territori e microclima specifici, se non addirittura da una singola vigna.

Sono queste per noi bottiglie significative, rappresentative, se vogliamo didattiche, perché in fondo una bottiglia di Taurasi muove tante sensazioni a un degustatore ma continua ad avere maledettamente bisogno, oggi più che mai, di veri e propri ambasciatori capaci di appassionarsi, che abbiano sete di conoscenza e siano propensi alla sua giusta valorizzazione, ben oltre le aziende, capaci certo di svolgere un grande lavoro nella salvaguardia di un territorio, di qualità nella produzione, ma c’è necessità soprattutto di validi professionisti capaci di coglierne appieno il valore e che lo sappiano poi comunicare agli appassionati avventori.

Antico Castello è una realtà irpina giovane e dinamica, ci pregiamo di seguire i fratelli Francesco e Chiara Romano da molto tempo, si può dire sin dai loro primi passi in vigna; tutto è partito con appena due ettari ad Aglianico proprio qui a Poppano, in località S. Agata, nel comune di San Mango sul Calore. Primi passi molto coraggiosi che hanno però visto lungo, portandoli anzitutto ad aumentare subito la superficie ad Aglianico sino agli attuali 5 ettari e, nel 2006, alla realizzazione della cantina: una struttura a misura d’uomo, accorta, funzionale, allora affidata nelle mani dell’esperto Carmine Valentino come consulente; ancora, nel 2008, con l’ingresso a pieno regime di Francesco e Chiara alla conduzione dell’azienda, la scelta consapevole di piantare Falanghina, Fiano e Greco nelle immediatezze dell’azienda, sempre in territorio di San Mango, rinunciando così anche alle docg bianchiste irpine ma confidando di valorizzarne una possibile originalità territoriale. La vigna di proprietà oggi conta 10 ettari tondi tondi.

San Mango sul Calore rientra infatti in quello che identifichiamo come il Versante Ovest, Le Terre del Fiano¤ dell’areale docg del Taurasi, quello che prevede vigne ubicate a Montemiletto, Montefalcione, Lapio e, appunto, San Mango sul Calore, con quest’ultimo comune ammesso pertanto solo alla produzione di Taurasi docg e non, quindi, anche Fiano di AvellinoGreco di Tufo. Da qui sembrano venire fuori generalmente rossi ossuti più che vigorosi, con tannini levigati ma non troppo, capaci di garantire una beva snella e vibrante al contempo, con grandi prospettive evolutive davanti.  

C’è, quindi, un lungo percorso dietro questo splendido risultato in bottiglia, scelte chiare e immediatamente riconoscibili. Ci troviamo infatti davanti a un Taurasi duemilaquattordici con un bel colore rubino vivace, appena trasparente sull’unghia del vino nel bicchiere, con un naso nel complesso elegante, molto avvenente, che sprigiona tanto frutto in primo piano, sa anzitutto di amarena e prugna, con piacevoli rimandi speziati, di cacao, tabacco e sottobosco; il legno usato per l’affinamento è chiaramente ben integrato al corpo del vino, così il sorso è integro, caldo ma ben equilibrato, sapido, con tannini ben levigati e ancora larghi margini di affinamento davanti.

© L’Arcante – riproduzione riservata

Comfort Wines, Irpinia Aglianico Magis 2015 di Antico Castello

22 luglio 2020

Come per i ”Comfort Foods” ovvero quei cibi a cui ricorriamo talvolta per soddisfare un bisogno emotivo alla ricerca di sapori consolatori, stimolanti e spesso nostalgici, così vi sono i ”Comfort Wines”, vale a dire bottiglie sicure, di solito appaganti, vini che continuano ad essere tra i più venduti sul mercato e consumati in Osterie, Wine Bar, Ristoranti e ultimamente finanche in Pizzerie, con grande successo soprattutto al calice.

Ne abbiamo scritto ampiamente, tra questi ci sono vini generalmente considerati economici e percepiti come semplici, immediati, che non richiedono particolari attenzioni oppure conoscenze specifiche in materia di degustazione per essere spiegati e apprezzati sin dal primo sorso. Vi sono, tra questi, anche certi vini che riescono, anno dopo anno, a far parte della vita quotidiana degli appassionati lasciando sempre buoni segnali, piacevoli ricordi.

Non è da meno questo delizioso Aglianico di Antico Castello che si merita, per quanto ci riguarda, una menzione assai speciale tra questi vini che definiamo ”da non perdere”, tra i rossi campani in circolazione. Un rosso che quando è nato, una decina di anni fa, faceva generalmente solo acciaio, mentre oggi non disdegna un passaggio in legno grande prima di un lungo affinamento in bottiglia, un periodo che contribuisce a mantenere nel vino un naso estremamente varietale, pulito e invitante mentre si sviluppa un sapore decisamente più complesso e succulento, fresco ma profondo, dal tannino sottile con un sorso di grande piacevolezza.

Poppano, località dove è nata e sta Antico Castello, non era certamente tra i primi posti dove andare alla ricerca delle terre d’elezione in Irpinia, pur situata a San Mango sul Calore, in pieno areale Taurasi docg, eppure qui Francesco e Chiara Romano hanno saputo, con forza e determinazione, dare vita ad una bellissima realtà, scegliendo di vinificare sin dal principio solo uve di proprietà, prevalentemente Aglianico, coltivate su terreni argillosi calcarei, con esposizioni ottimali sino a raggiungere in alcuni punti i 450 metri s.l.m., che si avvantaggiano anche del benefico effetto delle acque del fiume Calore a valle; tutto questo con una bella cantina funzionale, sempre aperta alle visite, dove oltre a dei buonissimi vini, come questo Magis duemilaquindici, sono capaci di tirare fuori dal cilindro anche alcuni prodotti molto particolari come l’Amarenico, un suggestivo liquore a base di Aglianico e foglie di amarene davvero delizioso (una sorta di Ratafià).

Leggi anche San Mango sul Calore, il Taurasi di Antico Castello Qui.

© L’Arcante – riproduzione riservata

San Mango Sul Calore, segnatevi in agenda anche l’Aglianico i.g.t. 2009 di Antico Castello

11 marzo 2012

Non v’è dubbio che in un momento economico così “particolare” certi vini aiutino e come, quantomeno a continuare a bere bottiglie di buona qualità a prezzi molto contenuti, diciamo pure“popolari”!

Così questo aglianico di Antico Castello si merita, per quanto mi riguarda, una menzione assai speciale tra le piacevoli novità del momento da scovare in Campania. Un vino come questo, che fa solo acciaio, dal naso estremamente varietale, pulito, invitante ed un sapore così unico, vibrante, succoso, fresco merita assolutamente un posto nella vostra agenda. E pensate che in cantina viene via con appena 4 euro circa la bottiglia.

Tra l’altro non sarebbe male farci un salto a Poppano, nei pressi di San Mango sul Calore ad Avellino, magari in primavera, per godere della natura che circonda l’azienda dei Romano, della bella cantina e anche – oltre agli ottimi Taurasi – di alcuni altri prodotti molto particolari, che si possono dire senz’altro tradizionali e locali e che Francesco e la sorella Chiara hanno deciso di non lasciare disperdere: il Vino Cotto* per esempio, prodotto con il mosto concentrato del loro aglianico, o l’Amarenico, un liquore a base di aglianico ed amarene davvero delizioso (una sorta di Ratafià) o ancora l’acquavite di fichi che dicono distillata con fichi di produzione propria.

* Antica e suggestiva la tradizione in Irpinia, leggi qui.

San Mango sul Calore, Taurasi ’08 Antico Castello

7 marzo 2012

Questa dei Romano è una storia moderna, scritta con la ferma volontà di creare praticamente da zero un’impresa vitivinicola che potesse dare lustro alle proprie origini agricole ma soprattutto al proprio territorio.

Un modello di fare vino, viticultura, se vogliamo abbastanza comune negli ultimi anni, molto contemporaneo e non sempre a buon fine; eppure, se tanto mi da tanto, che ben vengano storie come queste. Del resto poi, per come hanno ridotto “il sistema” negli ultimi vent’anni, fare vino pare diventato davvero un’impresa per pochi, altro che poesia della terra e due cuori e una capanna, qui bisogna saperci fare, e bene.

Ma il mondo del vino continua ad avere il suo fascino infinito, che si sa essere molto altro ancora, così sempre nuovi protagonisti vi si affacciano con grande entusiasmo e voglia di fare. E’ per questo che mi ha fatto molto piacere conoscere Francesco, un giovane ingegnere che con la sorella Chiara ed il supporto della famiglia tutta si sono messi in testa di fare vino – e che vino! -, a San Mango sul Calore. Dove, vi starete chiedendo? Eh si, è vero, negli ultimi 15/20 anni abbiamo a fatica imparato – perché l’abbiamo imparato, non è vero? -, dove sta Taurasi e cosa sia un Taurasi. Poi, dopo anni di croniche incomprensioni si è cominciati finalmente a cogliere addirittura certune differenze e – guarda un po’ – che non era mica tutto solo Mastroberardino e Feudi di San Gregorio, c’era dell’altro, e talvolta anche di più buoni. Sicché adesso tocca imparare pure dove sta San Mango sul Calore e, non crederete alle vostre orecchie, della ridente località Poppano, dove stanno vigneti e cantina di Antico Castello.

Tutto ha avuto inizio nei primissimi anni novanta, con appena due ettari di vigna in località S. Agata, poi pian piano la cosa s’è fatta seria e si è arrivati agli 8 ettari di oggi, di cui 5 ad aglianico. Nel 2006 invece la realizzazione della cantina: a misura d’uomo, accorta, funzionale, tecnologica affidata nelle mani di Carmine Valentino; nel 2008 la scelta di piantare fiano e greco, nelle immediatezze dell’azienda, rinunciando sì alle docg (Lapio, per esempio, è a pochissimi chilometri da qui, ndr) ma confidando di valorizzarne una possibile originalità territoriale; i 2011 appena nelle vasche, ci diranno quanto vale questa scelta, voluta fortemente anziché continuare a comprarne da terzi.

Personalmente ne seguivo le vicende da circa tre anni. Ho bevuto il loro primo vino all’Anteprima Irpinia a Taurasi, nel 2010; poi l’anno dopo, sempre al Castello Marchionale, il 2007; lo scorso gennaio invece, a Montemiletto, l’ultimo presentato, questo, un 2008 davvero splendido. Un crescendo assoluto. Era doveroso quindi capire, fargli visita, magari raccontarne. Inutile stare a sottolineare che il progetto è serio ed ambizioso, e ancor più inutile sarebbe rifarsi ostinatamente a radici antiche o storiche vocazioni: qua prima di Antico Castello c’era solo un posto di merito nella docg, null’altro, e manco una goccia di Taurasi s’era mossa prima da San Mango. Oggi c’è invece una bella realtà, che tira fuori da queste terre un vino di spiccata personalità, dal naso estremamente varietale, elegante e dal sapore asciutto, austero, fitto, marcato da una mineralità incredibile e prospettive evolutive enormi. A 10 euro franco cantina!

Antico Castello è un fenomeno da tenere d’occhio, per qualcuno anche inspiegabile essendo fuori dalle solite rotte, eppure è lì, nel bicchiere che chiede solo di essere saggiato. Poi aggiornare il navigatore verrà naturale, perché vorrete anche voi capire, cercare, raccontare.

Intervallo. Segnali dall’Irpinia

7 marzo 2012

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