Posts Tagged ‘antonio capaldo’

Aspi at home, i corsi on line dell’Associazione della Sommellerie Professionale Italiana

22 Maggio 2020

Dal 16 Giugno proseguono gli appuntamenti #sommelierathome con ASPI, con 3 interessantissimi incontri sulla Campania, i suoi territori e i suoi vitigni, con alcuni tra i più apprezzati protagonisti del vino e il nostro Angelo Di Costanzo.

Durante gli incontri verrà degustato un vino che rappresenta le tipicità del vitigno o del territorio oggetto della lezione, con l’intervento in diretta anche del produttore. L’iscrizione da diritto a:

3 incontri sulla Campania
3 bottiglie comodamente a casa tua
Streaming con il sommelier Angelo Di Costanzo e 3 produttori
Attestato di partecipazione al termine del minicorso
Uno speciale gadget ASPI per ogni partecipante

16 Giugno – ore 20.30 – I Campi Flegrei, dove nascono i vini del vulcano. Alla scoperta di una delle aree viticole più suggestive della provincia di Napoli, dove nascono vini particolarmente autentici prodotti su sabbie vulcaniche e da vigne a piede franco, in un contesto di grande valore storico e culturale. Degustazione di Falanghina Campi Flegrei Settevulcani con il produttore Salvatore Martusciello.

23 Giugno – ore 20.30 – Falerno del Massico, duemila anni di storia sulla bocca di tutti. Il grande vino della provincia di Caserta, che può essere senz’altro annoverato come il primo vino doc della storia. Un viaggio immersi in un territorio unico e particolare, dalle tante anime. Degustazione di Falerno del Massico Ariapetrina di Masseria Felicia con la produttrice Maria Felicia Brini.

30 giugno – ore 20.30 – Il Greco di Tufo, il grande bianco dell’Irpinia. Caratteristiche di un territorio straordinario, situato nel cuore dell’Irpinia e di un vino prodotto in soli 8 comuni del circondario di Tufo da cui la docg prende il nome, un vino moderno e proiettato nel futuro. Degustazione del Greco di Tufo Cutizzi di Feudi di San Gregorio con il produttore Antonio Capaldo.

Non perdete questa occasione di avere un sommelier ed un produttore a casa vostra, fate domande, soddisfate le vostre curiosità affidandovi ai professionisti per il migliore approccio al vasto e meraviglioso mondo della Sommellerie italiana.

Iscrivendovi a questo percorso alla scoperta dei territori e dei vini della Campania riceverete comodamente a casa le tre bottiglie che degusterete insieme, in diretta, con il sommelier e il produttore. Questo percorso ha un costo di 85€ (75€ per i soci ASPI in regola con la quota annuale) e iscriversi é molto semplice, basta mandare una mail a info@aspi.it. Ad iscrizione confermata, vi verrà fornito il link da cui potrete seguire la diretta con l’app Zoom.

Non perdete questo speciale approfondimento sulla Campania e continuate a seguire ASPI – l’Associazione della Sommellerie Professionale Italiana, sono in arrivo altri interessanti appuntamenti con gli hashtag #sommelierathome #aspi #sommelier #formazioneonline.

© L’Arcante – riproduzione riservata

Feudi Studi, Fiano di Avellino Cerza Grossa 2012 e Fiano di Avellino Contrada Arianiello 2012

26 marzo 2014

Feudi Studi – Fiano di Avellino – è il primo (doppio) raccolto degli ultimi dieci anni di ricerca e sperimentazione in Feudi di San Gregorio¤.

Feudi Studi Fiano di Avellino - foto A. Di Costanzo

Un lavoro fortemente voluto anzitutto da Antonio Capaldo e curato in prima persona da Pierpaolo Sirch con il suo staff. Ricerca e sperimentazione sui varietali tradizionali piantati nelle oltre 700 diverse vigne¤ di proprietà dell’azienda di Sorbo Serpico che, ogni volta, non necessariamente ogni anno, produrranno un vino figlio della migliore selezione possibile di uve ‘con scelte di vinificazione e di affinamento senza compromessi commerciali’. 

Questo primo passaggio, annata 2012, ha portato a circa duemila bottiglie di Fiano di Avellino che saranno collocate fuori dai canali commerciali tradizionali; una scorta minima cui vanno aggiunte altre seicento destinate però a rimanere in cantina come memoria storica. Queste che seguono sono le mie prime impressioni dopo gli assaggi praticamente in anteprima ancor prima della presentazione ufficiale del progetto ‘Feudi Studi’ che avverrà il prossimo 31 marzo in cantina a Sorbo Serpico. Seguiranno uno con l’aglianico di Taurasi 2010 – ora in affinamento -, forse uno con il greco di Tufo appena raccolto nel 2013.

Feudi Studi, i vini - foto A. Di Costanzo

Fiano di Avellino Contrada Arianiello 2012. Areale tra i più vocati, Lapio, l’impianto è del 1999, poco più di mezzo ettaro a Guyot con terreno franco argilloso posto a circa 500 mt s.l.m., con esposizione a sud. Fermentazione ed affinamento solo in acciaio. Splendido il colore appena paglierino, il primo naso è tenue, timido quasi. Il sorso invece è subito pieno, fresco, gradevole, si allarga deciso e conquista il palato immediatamente. Il naso ne guadagna con un po’ di tempo speso nel bicchiere: ci si trova passion fruit, pera, fieno bagnato. E’ un lento divenire, del resto è in bottiglia da poco meno di un mese. Il gran carattere c’è! Vendemmiato il 18 ottobre 2012. 

Fiano di Avellino Contrada Cerza Grossa 2012. E’ la vigna appena ‘sotto casa’, tre ettari e mezzo, credo sia tra le più giovani piantate, nel 2002, anche qui a Guyot con esposizione ad ovest. Per intenderci, è il vigneto da cui generalmente viene fuori il Privilegio. Il colore è appena un po’ più luminoso del precedente, il naso subito invitante ed avvolgente, minerale, balsamico, mediterraneo. Sa di ginestra, menta piperita, anche qui non manca un tocco esotico ma meno pronunciato. Il sorso è sottile, teso, fresco, di grande piacevolezza sin d’ora. Fermentazione ed affinamento solo in acciaio, anche questo in bottiglia da poco meno di un mese. Vendemmiato il 12 Dicembre!

© L’Arcante – riproduzione riservata

Intervallo. Aperitivo in terrazza con Gambero con guanciale, piselli e zabaglione e Dubl Greco 2009

26 Maggio 2012

L’Olivo DiVino 2012, subito Feudi di San Gregorio

6 Maggio 2012

L’idea è abbastanza semplice: migliorare, crescere, confrontarsi; così ricerchiamo incontri che possano lasciare il segno, in cucina come nei bicchieri. Si alza quindi il sipario sulla prossima stagione degli eventi…

L’Olivo DiVino

Storie di vino e di alta gastronomia nello stile de La Dolce Vite 

Venerdì prossimo, 18 Maggio, parte la stagione 2012 degli appuntamenti enogastronomici de La Dolce Vite, la cantina del Capri Palace Hotel&Spa di Anacapri che propone un ciclo di incontri imperdibili (qui tutto il calendario) dedicati ai grandi nomi della cucina e dell’enologia nazionale ed internazionale con degustazioni in cantina e a tavola, incontri e confronti tra vignaioli e grandi chef. Un format esclusivo che inizia negli ambienti suggestivi de La Dolce Vite e prosegue poi a L’Olivo, il ristorante due stelle Michelin del Capri Palace. 

In quest’occasione, l’evento avrà inizio alle 19.30 con un aperitivo di benvenuto in cantina, con la degustazione degli Spumanti Metodo Classico Dubl Greco e Dubl Aglianico Rosato. Durante la cena gourmet, realizzata a quattro mani dall’ Executive Chef Andrea Migliaccio e Paolo Barrale, chef del Ristorante Marennà – una stella Michelin – di proprietà dell’azienda Feudi di San Gregorio, verranno proposti il bianco Campanaro 2010, l’imperdibile Sirica 2008, il Taurasi Riserva Piano di Montevergine 2004 e, dulcis in fundo, il dolce Privilegio 2010

Per informazioni e prenotazioni:
Ristorante L’Olivo
Capri Palace Hotel & Spa
Via Capodimonte, 14 Anacapri
Tel. 081 978 0560
olivo@capripalace.com
www.capripalace.com
 

Buon Compleanno Feudi di San Gregorio!

25 agosto 2011

Azienda parecchio chiacchierata quella dei Feudi di San Gregorio; criticata, talvolta sino all’inverosimile, tale dall’essere addirittura demonizzata; per contro, come smentirlo, ci sono centinaia di migliaia di professionisti e consumatori che ne hanno fatto una icona, un riferimento assoluto ed indiscusso per i loro acquisti.

La verità, come sempre sta nel mezzo: i Feudi hanno tracciato la storia contemporanea del vino campano in maniera indelebile, sino agli anni novanta senza protagonisti di rilievo fatto salvo i soli Mastroberardino e giusto uno o due nomi in più. C’è stato, come negarlo, una Campania del vino prima dei Feudi, dal sapore romantico, quasi nostalgico ma mai incisiva e persuasiva sul mercato del vino; e una dopo e con loro: attenzionata, rivisitata, finalmente considerata, rivalutata e rispettata, lanciata come non mai; un lavoro ai fianchi che per vent’anni ha visto l’azienda di Sorbo Serpico protagonista indiscussa sulla scena italiana e internazionale, a far da apripista, e in molti casi da traino, a centinaia di nuovi piccoli e audaci produttori.

Al centro di un circo mediatico tanto utile e funzionale al progetto di crescita quanto talvolta deleterio e deterrente per quella territorialità sempre evidenziata ma mai espressiva sino in fondo, o quantomeno immediatamente riconoscibile. Insomma, allori, fama, prestigio e primati indiscutibili; ma anche errori e orrori – di cui si è discusso tra l’altro infinitamente, sino alla nausea – che ne hanno fatto troppo spesso capro espiatorio di una visione del mondo del vino speculativa e globalizzata, per molti da condannare, ma essenzialmente segno del nostro tempo piuttosto che marchio di fabbrica depositato. In fin dei conti, tutti ben sanno che solo chi non fa non sbaglia mai.

Tant’è buon compleanno Feudi di San Gregorio!. Questo 2011 ci consegna i tuoi primi 25 anni di attività; agli occhi di molti possono sembrare tanti ma chi sa di vino (e vigne) conosce bene invece che è un tempo assai breve per sedersi sugli allori, quindi, aggiungo Ad maiora!. E il Campanaro, questo duemiladieci non fa altro che confermarlo, rimane il bianco più rappresentativo dell’azienda, forse il modo migliore con il quale salutare questo importante avvenimento. Personalmente l’ho sempre considerato, con il Taurasi Riserva Piano di Montevergine, il loro vino simbolo. Qui vivace, cristallino, dal naso davvero interessante e in lento divenire, come via via negli anni sa rinnovarsi voluttuoso, austero e adulatore, giustamente minerale.


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